
Un esponente di Comunione e liberazione, giovane e già ai vertici della Compagnia delle Opere di Lecco, Como e Sondrio. Si chiama Dionigi Gianola, classe 1976, sposato con quattro figli, il politico cattolico che Forza Italia vorrebbe schierare nelle liste per le Europee nel Nord Ovest.
Studi a Lecco, la città di Roberto Formigoni, sarebbe una sfida in casa all'ex presidente della Regione passato tra gli alfaniani. Laurea in Economia e Commercio alla Cattolica, due anni al Credito Valtellinese e sei al Consorzio Premax di Premana, il giovane direttore della Compagnia delle Opere è molto corteggiato da Forza Italia per correre verso Strasburgo. Gianola ha incontrato Berlusconi e il presidente del partito è rimasto molto ben impressionato da lui. È noto il legame di affetto e di stima che legava Berlusconi a don Luigi Giussani, il sacerdote fondatore di Comunione e liberazione ora avviato verso gli altari. Inutile dire che da Ncd stanno facendo di tutto per trattenerlo. Ora tocca al giovane astro nascente.
Tra i possibili candidati Valerio Bettoni, presidente della Provincia di Bergamo fino al 2009, ex dc, esponente di Forza Italia che alle regionali ha corso anche nelle liste dell'Udc. Non c'è ancora nulla di definitivo nelle liste azzurre, perché manca anche l'ultimo via libera di Silvio Berlusconi. E però qualcosa comincia a prendere a forma e a consolidarsi anche il desiderio di ancoraggio al Ppe.
«Europa davvero unita» è uno degli slogan voluti e licenziati da Berlusconi martedì scorso nel manifesto programma, su cui il leader ha lavorato per diverse ore. «Un'unica politica economica, fiscale, estera e della difesa» si legge, accanto alle posizioni critiche verso l'austerità imposta dalla Germania e «l'euro moneta straniera». Il tutto sotto lo slogan cuore della competizione europea: «Più Italia in Europa. Meno Europa in Italia». E il simbolo Forza Italia con il nome di Berlusconi.
Un'anima cattolica che il partito intende mantenere viva e che si coniuga con l'area liberal e socialista. Il capolista e candidato di punta è Giovanni Toti, giornalista Mediaset passato alla politica, un passato nella gioventù craxiana, lunghi anni di simpatia per il Pdl, consigliere politico di Berlusconi e membro dell'ufficio di presidenza del partito, che insiste molto su una posizione eurocritica senza essere euroscettica: non prona al monetarismo e a Berlino.
In ticket con Toti c'è Licia Ronzulli, europarlamentare uscente. In corsa anche Lara Comi e Iva Zanicchi. Tutti candidati ufficialmente presentati a Milano, durante la convention di sabato scorso.
In lista anche professionisti e imprenditori. Sarà candidata Emma Soncini, imprenditrice di Brescia, e Paolo Longo, commercialista di Rescaldina.
Tra i nomi circolati in queste settimane quello della socialista Margherita Boniver, ex ministro, già deputato di Forza Italia e presidente del comitato Schengen, attiva sul fronte Expo. Ma l'ipotesi sembra tramontata.
Restano da risolvere alcune questioni non proprio di poco conto. Toti, parlando a Milano, ha escluso la candidatura di uno dei figli di Berlusconi, Marina, Piersilvio o Barbara, perché l'eventualità è stata smentita sia dal presidente del partito che dai diretti interessati.
Si dibatte ancora sulla candidatura di Claudio Scajola, big del partito in Liguria. Per sostenerlo è partita una sottoscrizione di firme: associazioni variegate che vanno dai Pescatori di Cabassi ai Club Forza Silvio all'Associazione ambulanti. Ma è molto probabile che alla fine Scajola non corra.
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