Forza Italia in piazza contro i massacri «Milano è città della libertà religiosa»

Forza Italia in piazza contro i massacri  «Milano è città della libertà religiosa»

Bandiere bianche che non significano resa, assicurano gli organizzatori del presidio, ma il desiderio di non mettere insegne di partito sulla manifestazione per i cristiani perseguitati nel mondo. «Bianchi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti nel sangue dell'Agnello» dice l'Apocalisse. È un colore che ricorda i martiri, come cerca di fare il gruppetto di persone, una cinquantina, davanti alla chiesa di San Giorgio al palazzo, luogo in cui una targa ricorda l'editto di Milano del 313 e l'inizio della libertà religiosa. Un misto di vicinanza umana e paura.

L'idea della manifestazione è stata di Roberta De Bernardi, bionda e elegante signora attiva in molti comitati di cittadini: «A 64 anni non pensavo di vedere questi orrori: le scritte contro gli ebrei, nuove persecuzioni contro i cristiani. Non sono una credente praticante. Ma non è che se scrivo laico sulla porta mi lasciano stare... Il giorno che arrivano, arrivano anche da noi». In piazza c'è Milena Zini con il marito: «Partecipiamo per i cristiani perseguitati. E mi sgomenta pensare che alcuni immigrati che accogliamo magari sono persecutori». Mario Ricci, classe 1939, è venuto con un bracciale giallo al polso: «È il simbolo della discriminazione di cristiani ed ebrei d'Andalusi sotto la dominazione araba, prima della riconquista spagnola. Ormai ci vergogniamo delle nostre origini, saremo noi oggetto di conquista».

Molti gli esponenti di Forza Italia. La coordinatrice regionale, Mariastella Gelmini: «Milano è da sempre la città della libertà religiosa, dobbiamo organizzare tante manifestazioni come questa, superando gli steccati politici». Il coordinatore provinciale Luca Squeri: «La pace non è una realtà acquisita come pensavamo». La parlamentare Laura Ravetto: «Giustamente ci indigniamo per gli orsi ma dobbiamo farlo a maggior ragione per questo.

La persecuzione religiosa è più grave delle altre perché tocca la profondità dell'essere». Si fanno vedere Tiziana Maiolo, Andrea Mascaretti, Giulio Gallera. Il capogruppo Fabrizio De Pasquale parla al microfono, segnala i politici di altri partiti: Francesco Mancuso del Pd, Max Bastoni della Lega.

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