«Dobbiamo riconquistare il mondo cattolico, i professionisti e le partite Iva, ricostruire totalmente il rapporto con i giovani e migliorare senza dubbio la nostra presenza sui social».
Fabrizio De Pasquale, consigliere comunale di Forza Italia. Ha avuto tempo per analizzare il voto del 4 marzo su Milano, quali conclusioni ha tratto?
«Fa specie che il centrodestra abbia perso i tre collegi del centro storico. In periferia siamo vincenti, i grillini semmai hanno eroso la base della sinistra. In vista delle prossime Comunali e in caso di elezioni anticipate se vogliamo eliminare l'enclave di sinistra dobbiamo ricostruire un rapporto con il mondo delle professioni e i giovani».
In che modo?
«Parto dal mondo cattolico che non è più rappresentato da nessuno, ha perso i vecchi riferimenti e Fi diciamolo è l'unico interlocutore possibile. Per riprenderci il mondo delle professioni, ma anche i 30-40enni, dobbiamo essere in grado di fare proposte che riguardino temi finanziari, start up, innovazione, difesa della proprietà, finora le nostre idee sono state deboli. In questo caso un governo fatto solo da forze anti sistema o da 5 Stelle-Pd potrebbe aiutarci».
Il popolo dei «selfie» preferisce Salvini e i 5 Stelle, come li recuperate?
«Non è uno scandalo se dico che il sostegno dei giovani a Fi è debole, dobbiamo migliorare la nostra presenza sui social. Ma anche affrontare il tema dell'educazione, della lotta al bullismo. La politica non ha ancora capito la miscela esplosiva che si sta creando tra le nuove generazioni. Spaccio e movida selvaggia sono fenomeni collegati e la mancanza di educazione civica nelle scuole è confermata dagli episodi di bullismo in classe che emergono in questi giorni».
Lei è il consigliere «anziano» a Palazzo Marino, si è sentito parlare spesso di mancato ricambio generazionale nel partito, cosa ne pensa?
«Credo che stia crescendo una buona generazione di consiglieri di Municipio e sono certo che nel prossimo mandato si faranno valere. Un buon segreto dell'ottimo risultato che il partito ha ottenuto nel 2016 è stato quello di presentare liste molto aperte e competitive. Ma non dimentichiamo che per riconquistare voti di opinione che prima erano di Fi poi sono passati a Monti, a Renzi e ora alla Bonino dobbiamo essere in grado di affrontare una sfida culturale, parlare di temi finanziari. Stare in mezzo alla gente, fare i gazebo è importante ma in una città come Milano non basta, dobbiamo offrire idee alle professioni».
Anche l'esperienza conta, insomma. Si parla di lei come possibile nuovo capogruppo in Comune visto che Gianluca Comazzi dirigerà Fi in Regione. É vero?
«Esaurita la partita del governo ci sarà bisogno di rinnovare i
coordinamenti cittadini e di nominare il nuovo capogruppo. Per esperienza e lavoro quotidiano sicuramente potrei meritarlo, ma in questo momento non voglio fare capricci, ci mancherebbe. Ci sono anche altre candidature».ChiCa
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.