Multe e cartelle esattoriali pazze: Pisapia fa rimpiangere Equitalia

Ancora code da 400 persone agli uffici di via Friuli per multe sbagliate. E a due mesi dalla scadenza Tari in migliaia non hanno ricevuto i bollettini

Multe e cartelle esattoriali pazze: Pisapia fa rimpiangere Equitalia

Il pasticciaccio brutto delle riscossioni continua a gettare nel caos i milanesi. Dopo la cosiddetta svolta di Palazzo Marino con la decisione di rottamare Equitalia e di occuparsi «in casa» della riscossione di sanzioni e tributi comunali dal primo ottobre, è scoppiato il delirio.Il primo test: la riscossione Tari 2012 -2013, per un totale di 640mila bollettini. Bene, la scadenza per pagare la nuova tassa dei rifiuti era fissata per il 20 dicembre e a quasi due mesi dalla scadenza a migliaia di cittadini non è ancora arrivata la cartella. C'è chi ha scritto all'apposito indirizzo mail per sollecitare l'invio, chi ha telefonato agli uffici, i più solerti hanno addirittura preso un appuntamento per verificare lo stato della propria situazione. A tutti la stessa risposta: «Aspettate che arrivi, tranquilli».

Ma due mesi dopo la casella della posta è ancora vuota. In centinaia, invece, si sono visti recapitare bollettini doppi o tripli o sbagliati - primo fra tutti il sindaco Giuliano Pisapia che ha dovuto ammettere con qualche imbarazzo il suo caso. Ma non è solo la Tares il problema. Esperti commercialisti parlano di un 8% di errori anche nei dati catastali. E non solo: il sito del Comune ci mette del suo e l'ufficio Tributo di via Silvio Pellico è preso d'assalto da milanesi inferociti. Tutto il quartiere Le Terrazze, (zona Missaglia) è stato colpito da centinaia di solleciti per il recupero della Tarsu del 2009. Peccato che i residenti abbiano già pagato l'ex tassa sui rifiuti. L'errore grossolano è dovuto probabilmente a errori nelle banche dati.

Sul fronte delle multe o meglio dei 700mila «avvisi bonari» inviati dal Comune a fine dicembre per multe del 2011-12 non pagate le cose non vanno certo meglio. Dopo il delirio negli uffici di via Friuli degli ultimi giorni dell'anno, con punte di 700 cittadini al giorno che si rivolgevano all'Ufficio sanzioni della polizia locale per chiedere chiarimenti o correzioni, la situazione non è molto non è molto migliorata. Ancora oggi si registrano tra i 200 e i 400 accessi al giorno, per non parlare delle migliaia di mail che quotidianamente arrivano all'indirizzo dedicato. Per far fronte all'intoppo degli uffici, il Comune ha deciso di prorogare i termini per il pagamento da 30 a 75 giorni. Una situazione però che non potrà certo rientrare finché il programma utilizzato dalla società di gestione non entrerà a regime (ancora non funziona).

Dagli uffici della polizia locale si aspettano una valanga di ricorsi, vista la mole di errori e inesattezze che si sono concentrate sulle prime migliaia di cartelle esattoriali inviate (ancora da chiarire se ci si potrà rivolgere la giudice di pace o meno). A queste si aggiungono le migliaia di ricorsi che arriveranno per le multe comminate con autovelox che sono state notificate oltre i 90 giorni. La sentenza della Cassazione di dicembre infatti ha definitivamente chiarito come non siano legittime le sanzioni notificate oltre il tetto limite «dei 90».

L'ultimo caso di mala gestione della riscossione

tributi è stato raccontato due giorni fa su queste pagine: la richiesta di saldare presunte morosità, risalenti addirittura al 2006 e quindi cadute in prescrizione, agli inquilini delle case popolari di Palazzo Marino.

MBr

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