La foto del sindaco di fianco a un mappamondo girato sulla carta di Italia e Africa. Non cita mai il nuovo presidente Usa Donald Trump, ma l'hashtag finale è inequivocabile. «Forse non ho più l'età per sognare - ha scritto ieri mattina Beppe Sala sul suo profilo Facebook e su Instagram - , certamente ho l'età per lottare ogni giorno per un mondo migliore #iononvogliomuri». Una presa di posizione contro la decisione d vietare l'ingresso negli Stati Uniti a chi arriva da Paesi musulmani. L'immagine e il messaggio di Sala vengono subito rilanciati sui sociali da assessori ed esponenti della maggioranza, ma incassano altrettante critiche dal centrodestra. Ad aprire le polemiche è la consigliera comunale di Forza Italia Silvia Sardone, che dopo la carrellata di immagini postate sui social dall'ex manager - in bicicletta, in metropolitana, alla fermata del bus - lo definisce ormai un «sindaco da fotoromanzo». «Oggi Sala e i suoi assessori e consiglieri - ironizza la Sardone - non sembrano avere in testa altro che quello che fa Trump da presidente degli Stati Uniti. Si domandano cosa possono fare per contrastarne l'azione. La risposta è: ovviamente nulla. In America giustamente non se li filano di striscio. Sala si produce in una foto al limite dell'imbarazzante, con il mappamondo accanto. Invece di fare ridicole foto in cui si atteggia alla Charlie Chaplin ne Il Grande Dittatore, dovrebbe occuparsi della città che è stato chiamato ad amministrare. Pensi all'emergenza migranti, ai rischi per la città e al degrado crescente in molte zone o si occupi dei suoi guai giudiziari, presenti e annunciati». Anche il capogruppo della Lega Alessandro Morelli polemizza: «Aumento delle rette degli asili, invasione di clandestini, tre indagini aperte sul suo conto per Expo e altro, procuratore generale che lancia l'allarme mafia a Milano e il sindaco a cosa pensa? Al mappamondo. Un mondo migliore? Inizi a dichiarare case e aziende all'estero».
E il capogruppo Fdi in Regione Riccardo De Corato attacca: «Siamo davanti al trionfo della politica buonista da salotto, con un sindaco che preferisce farsi le foto davanti al mappamondo e occuparsi di altri Stati, mentre la città che governa è circondata da trafficanti di esseri umani e invasa da clandestini (su 7.155 richieste di asilo solo il 7% è risultato veramente rifugiato, mentre i clandestini riconosciuti sono il 60%)».
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