Fronte sempre più caldo: tafferugli e lettere di morte

Appello della Gelmini: «Evitare scontri e deriva sociale». In Valcamonica Caparini (Lega) querela il sindaco Pd

É un fronte caldo quello dei migranti in Lombardia. Da Bormio a Mantova, da Temù a San Colombano al Collio sono tanti gli episodi di protesta delle ultime settimane che in alcuni casi sono afociati in vere e proprie minacce ed aggressioni. Una situazione che, al di là delle dispute politiche su fronti opposti, rischi però di diventare un problema di ordine pubblico. «Sui migranti occorre evitare lo scontro e la deriva sociale- ammonisce Mariastella Gelmini, coordinatrice lombarda di Forza Italia- E Mentre l'Onu, opportunamente, convoca un vertice sui migranti in fuga verso l'Europa a fine settembre, il Governo italiano continua a non capire che tra le migliaia di disperati che arrivano sulle coste italiane, i fuggiaschi dalle zone di guerra sono una minoranza. E scarica responsabilità e tensioni su regioni e comuni, alimentando le tensioni locali e dando fiato a chi vuole strumentalizzare questa tragedia». In Lombardia sindaci e cittadini non accettano la prevaricazione del governo che, senza alcuna garanzia, senza offrire una prospettiva concreta, continua a spedire nei comuni d'Italia indiscriminatamente, richiedenti asilo e disperati in cerca di lavoro. «Occorre che il Governo si faccia carico della situazione prima che le tensioni provochino nuova violenza- ammonisce la Gelmini. In gioco non c'è l'accoglienza ai richiedenti asilo ma la civile convivenza delle nostre comunità». Nei giorni scorsi tafferugli con la polizia si erano verificati a Virgiliana, un quartiere di Mantova dove un gruppo di Forza Nuova aveva cercato di assaltare un hotel dove erano ospitati dei profughi forzando il cordone di protezione degli agenti, e a Cosio Valtellino dove il titolare dell'Hotel Bellevue che dà alloggio a 72 stranieri si è visto recapitare una lettera con minacce di morte. Episodi. Che danno però l'idea di una tensione che cresce e che già si era respirata in Valtellina aa Bormio durante la visita del segretario leghista Matteo Salvini.

E in Valcamonica a Temù dove durissimo è stato lo scontro tra il Carroccio e il sindaco del Pd Roberto Menici che ha vietato con un'ordinanza la manifestazione contro l'accoglienza degli immigrati e che è finita con una querela del primo cittadino presentata dal deuputato leghista Davide Caparini perchè la manifestazione era stata regolarmente autorizzata dalla questura. «Una decisione che sembra fare il verso ad una simile presa da Alemanno- spiega Caparini- e che venne sonoramente bacchettato dal Tar. Il sindaco del Pd passerà alla storia per essere un ottimo fascista...»

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