A fuoco "l'hotel abusivo dei clandestini". Scoppia la polemica a Milano

Un grande incendio è scoppiato in uno stabile, occupato da clandestini e senza fissa dimora, situato in via Marco Fabio Quintiliano 40. La Lega all’attacco dell’amministrazione comunale

A fuoco "l'hotel abusivo dei clandestini". Scoppia la polemica a Milano

Tragedia sfiorata nella notte in via Marco Fabio Quintiliano 40, periferia est di Milano. Un grande incendio è scoppiato in uno stabile di quattro piani occupato da immigrati clandestini e da senzatetto. Il palazzo, vecchia sede di studios dove hanno registrato artisti di fama tra cui Depeche Mode e Ivano Fossati, è abbandonato dal 1998. Per questo oggi è divenuto una sorta di rifugio di fortuna per persone indigenti.

Sul posto sono intervenute numerose squadre di vigili di fuoco che hanno lavorato per spegnere le fiamme, che si erano sviluppate da più focolai, dalle 23 di ieri sera fino alle 4 di stamani. Un intervento non semplice, ostacolato da un'alta nube di fumo visibile a chilometri di distanza. Anche per questo sono state numerose le chiamate di cittadini preoccupati da varie parti della città.

I pompieri si sono adoperati per far uscire tutti gli occupanti. Due di questi, un uomo e una donna, sono stati soccorsi e trasportati al Policlinico in codice verde per gli accertamenti del caso: per fortuna le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni. Altre quattro persone che vivono nello stabile sono state visitate sul posto dai soccorritori del 118.

I vigili del fuoco hanno ispezionato con attenzione tutto l'edificio, controllando anche locali chiusi con lucchetti e catene per individuare la possibile presenza di altre persone. Al momento non risultano feriti. Sul luogo dell’incendio sono giunti anche i carabinieri. I militari hanno effettuato gli accertamenti utili per capire la dinamica di quanto accaduto.

Il degrado che avvolge lo stabile è stato denunciato da Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega. "Ieri sera è scoppiato un incendio in via Quintiliano 40, in zona Mecenate, all’interno di un edificio abbandonato da anni e occupato abusivamente da diversi immigrati clandestini. L’ennesimo buco nero della nostra città che spaventa i cittadini: il Comune perché non interviene?", ha chiesto l’esponente del partito di Salvini. "Sappiamo benissimo- è l’affondo durissimo della Sardone- che la sicurezza non è una priorità della giunta ma non capiamo perché debba per forza succedere qualcosa di grave prima che si ponga l’attenzione su ogni questione di illegalità, vedi l’esempio del signor Raimondo picchiato a sangue dai rom abusivi in via Salomone".

L’europarlamentare e consigliere comunale ha, inoltre, affermato che per effetto del "menefreghismo della sinistra le periferie stanno continuando a pagare un pesante dazio ma dal 25 settembre, col centrodestra al governo del paese, le cose cambieranno anche nelle nostre città. A partire da Milano, la capitale italiana dei crimini".

La difficile situazione all’interno dello stabile è stata denunciata anche da Davide Ferrari Bardile, consigliere leghista in Municipio 4, che ha annunciato di aver presentato un’interrogazione per chiedere al sindaco di intervenire con i poteri sostitutivi. L’esponete leghista ammette di sperare di "essere ascoltato perché in via Quintiliano la situazione è letteralmente esplosiva. Questo stabile è stato trasformato in un albergo abusivo per clandestini".

Ferrari Bardile ha evidenziato che il quartiere chiede sicurezza ma "Comune e Municipio fanno finta di non sentire. Per loro meglio nascondere i problemi sotto il tappeto pur di raccogliere le nostre denunce: assurdo".

Per di più l’esponente leghista ha affermato che il Municipio 4 "non rispetta i tempi per le risposte alle interrogazioni: ci sono oltre 20 mie interrogazioni che da diversi mesi non hanno ancora ricevuto risposta".

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