Ci sono generi di confine, spesso poco conosciuti dagli studenti, in verità talvolta anche dagli addetti ai lavori, non parliamo poi del grande pubblico. Linguaggi «musicali» fortemente legati alla ricerca e alla modernità. Uno di questi è la cosiddetta «soundscape composition», utilizzata in maniera pionieristica dal compositore canadese Barry Truax a metà egli anni Novanta, si riferisce a progetti compositivi in cui un paesaggio sonoro, reale o registrato, viene modificato elaborandolo elettronicamente con altri materiali musicali. Ebbene c'è la possibilità di incontrare il suddetto caposcuola a Villa Simonetta nella Civica scuola di Musica «Claudio Abbado» diretta da Andrea Melis in occasione di una masterclass gratuita aperta anche a uditori esterni (in agenda per il 30 e 31 ottobre).
Stando ai programmi il primo giorno Truax «illustrerà i concetti di soundscape composition e acoustic ecology», con esempi sonori tratti dal lavoro del World Soundscape Project presso la Simon Fraser University. Nel tempo la composizione legata al paesaggio sonoro - spiegano in Civica - «si è sviluppata sia come forma artistica sia come strumento per promuovere la consapevolezza ambientale»; con opere che vanno dal documentario alla costruzione di scenografie immaginarie.
Non solo teoria e spazio agli studenti iscritti alla «due giorni» di lavoro e studio. Alla fine ci sarà anche un concerto aperto al pubblico (info: www.fondazionemilano.eu/musica/2017/09/30-e-3110-soundscape-composition-and-acoustic-ecology-barry-truax-villa-simonetta).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.