Armando Gentilucci: chi era costui? Una domanda a dir poco oziosa se non assurda in ambienti avveduti nel campo della composizione e della musicologia. Tuttavia per i profani, ma anche no, che vogliono sapere o approfondire la storia di questo sommo personaggio del secolo XX, l'appuntamento è per domani al museo del Novecento nel primo pomeriggio con due ospiti di spessore come Luisa Curinga del Conservatorio di Fermo, e Renzo Cresti (Conservatorio di Lucca); prevista anche l'esecuzione di una serie di opere musicali scritte dal Maestro - scomparso nel 1989 - in varie epoche della sua produzione.
Una storia, la sua, ma anche quella di altri del suo periodo, che è una storia di pionieri. In quegli anni nomi che lavoravano al rinnovamento della cultura musicale del Belpaese, personaggi del calibro di Maderna, Berio, Nono e Donatoni. Figure che sicuramente hanno lasciato il segno, tanto che ancora oggi, a distanza di decenni, si continuano a organizzare incontri e dibattiti per analizzare e discutere su quel che hanno lasciato, di cui si trova abbondante traccia anche nei lavori compositivi e musicologici attuali. Particolarmente impegnata sul fronte della divulgazione storica è l'associazione NoMus, che è anche l'organizzatore dell'incontro di studio programmato per domani.
Chi non potesse partecipare al pomeriggio dedicato a Gentilucci e volesse comunque «incontrarlo» su un aspetto del suo corposo operato di una vita intera, può per esempio leggere un suo libro che ancora in qualche modo viene considerato come una pietra miliare: ovvero «Introduzione alla musica elettronica». Sicuramente un buon modo di cominciare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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