Riorganizzazione e rilancio. Forza Italia ha aperto la campagna di tesseramento e - fra la fine del 2014 e primi mesi del 2015 - eleggerà i nuovi coordinatori comunali. Per gli oltre 130 Comuni del Milanese il segretario provinciale Luca Squeri ha individuato una serie di «portabandiera» incaricati di gestire i congressi. Per Milano si parla di gennaio-febbraio. Tre i nomi dei possibili candidati. Il primo è sicuro: l'uscente Giulio Gallera. «È una grande opportunità - ci ha detto - per prepararci alla campagna elettorale. Io sono stato eletto nel 2012 dopo la sconfitta. Ho trovato un partito che non aveva capacità di essere presente sul territorio. Ho detto che saremmo stati coi milanesi e l'abbiamo fatto, affrontando anche due scissioni dolorose per la nostra classe dirigente: avevamo 102 consiglieri di zona e ora siamo a 38. Ma - ha aggiunto - chi è rimasto lavora con grande impegno e intensità. In 3 anni abbiamo fatto 1.500 banchetti. Un bel lavoro, nessuno può dire di essere stato presente in città come noi. Ora credo che sia un mio dovere accompagnare il partito all'ultimo sprint, quello delle Comunali». Su una candidatura in prima persona per Palazzo Marino, Gallera precisa: «Forza Italia è il primo partito del centrodestra e ha una responsabilità. Se serve io sono a disposizione, nulla di più».
Chi sfiderà Gallera? Due per ora i nomi che circolano con maggiore insistenza. Il primo è quello di Andrea Mascaretti, consigliere comunale, espressione dell'area che ha portato un nuovo capogruppo in Comune. Mascaretti non si nasconde anche se non scioglie la riserva: «Ci sono i colleghi che mi hanno chiesto la disponibilità e io sono interessato - ha detto - ma voglio parlarne, vorrei che fosse una candidatura che unisce». «Per uno come me, fra i fondatori del partito nel 1994 - ha aggiunto - sarebbe una bella sfida. Io spero che il coordinatore abbia un profilo adeguato e credibile. Un mix di esperienza, energia, e disponibilità di occuparsi del partito puntando tutto sulla sfida per Milano». «Le condizioni della città nel '94 - ha spiegato - non sono molto diverse dalle attuali. La nostra giunta ha fatto molto, ha portato Expo, non ha toccato le tasse, ha sbloccato le infrastrutture. Ora siamo al vuoto. C'è la grande responsabilità di rilanciare Milano».
Il terzo nome è quello di una outsider. Consigliera di zona 2 ma anche componente della segreteria regionale: Silvia Sardone. La candidatura al momento è una «ipotesi». «In questo momento - stiamo pensando di presentare una terza lista per lanciare un messaggio di rinnovamento e apertura».
Con lei alcuni club cittadini, consiglieri di zona ed esponenti della società civile: «Certo non vogliamo perdere - dice Sardone, che non rinuncia all'obiettivo della candidatura al Consiglio comunale - abbiamo forse meno forze in partenza e se avessi voluto - aggiunge - probabilmente avrei potuto ottenere un posto nella segreteria cittadina, ma mi piacerebbe dare un segnale diverso».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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