Gambe ma anche fegato: sprint da «fissati»

Scatto fisso: «fissati». Mica per dire. Basta guardarle le bici senza cambio, senza freni, nude e crude, scarne, stilose. L'essenza è tutta nelle gambe che servono per andare, per frenare, per ripartire. Fanno la differenza. I duri e puri fanno conto solo su quelle. E ti guardano storto anche (e solo) se hai quel piccolo freno centrale che può darti una mano in caso di necessità. I «fissati», quelli veri, non fanno sconti. Nulla di nulla. La bici sono ruote, telaio, pedali, pignoni e catena. Il resto non serve. E'di troppo e non ci sono concessioni. E i fissati sono una tribù che ha i propri riti, i propri luoghi, le proprie regole. Ed ora anche le proprie gare. Corse in circuito, quasi sempre di sera, dove servono coraggio e forse un po' di follia. Soprattutto coraggio. Così succederà anche nella Red Hook Criterium che si correrà sabato sera alla Bovisa in un circuito cittadino fatto di curve secche, frenate, scatti e con la famosa curva «hook» cioè ad uncino dove si arriva a velocità folle, ci si ferma quasi e si riparte. La Red Hook Criterium è qualcosa di più di una sfida, è un piccolo «mondiale» per le bici a scatto fisso che oggi fanno tendenza e anni fa hanno fatto la storia in pista con Maspes e Gaiardoni sui legni del Vigorelli. In America le gare a scatto fisso si sono fatte anche dove (e quando) non non si poteva. Sfide illegali dove si scommetteva forte come la Red Hook che all'inizio, tanti anni fa, si correva in un malfamato quartiere di Brooklyn ed ora è diventata una gara mondiale. Domani sera dopo Brooklin, Londra e barcellona tocca a Milano. Tocca alla Bovisa, come da sei anni a questa parte. Un classico, anzi una classica visto che si parla comunque di ciclismo. È tutto pronto per l'atto finale dove conta solo arrivare davantie. E tra i più veloci si sono gli italiani. C'è Ivan Ravaioli, ciclista classico prestato ai «fissati» primo in classifica con due vittorie di tappa su tre e un quarto posto. C'è Fabio Scarazzati, terzo in classifica che proverà a giocarsela. Cinque in tutto gli italiani nelle prime dieci posizioni che fanno ben sperare per la volata finale del circus.

Adrenalina pura ma anche numeri, cresciuti assieme al campionato. Al via ci saranno 315 «fissati» , 275 uomini e 40 donne per 25 i paesi rappresentati. E proprio le fanciulle daranno fuoco alle polveri alle 20.00 in punto. Poi calerà il buio, si accenderanno le fotoelettriche e telai e pedivelle cominceranno a luccicare come spade.

Si chiuderanno i laccetti dei caschi, lo sguardo diventerà fisso proprio come le bici che sembreranno puledri pronti a guizzare ma anche a disarcionarti al primo errore . Per una sfida all'ultimo colpo di reni nella notte più veloce dell'anno.

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