Il tempo di cambiare qualche manifesto e il cinema prosegue il suo cammino festivaliero con «Milano film festival» che, dopo quarantott'ore dalla chiusura del «Fashion film festival», aprirà i battenti fino al 7 ottobre. La manifestazione che proporrà otto lungometraggi in gara e 38 «corti» oltre a molte altre sezioni collaterali, è diretta da Gabriele Salvatores e sarà policentrica.
Proiezioni in molte sale cittadine, dall'Anteo al Piccolo teatro Studio sala Melato, dalla Cineteca allo spazio Base, dal teatro Litta alla cascina Cuccagna. Di stampo indipendente ma impronta internazionale, «Milano film festival» avrà un approdo all'estero grazie alla collaborazione con la piattaforma Chili che rilancerà i titoli in programma.
Fra le opere selezionate, in arrivo da Cannes il discusso Le livre d'images di Jean-Luc Godard e Climax di Gaspar Noè e da Venezia Non fiction di Oliver Assayas. Alle anteprime si aggiungono U-July 22 di Erik Poppe sulla strage di Utoya e The world is yours, scatenato gangster movie del figlio d'arte Romain Gavras con Vincent Cassel e Isabelle Adjani.
In corsa ci saranno invece le novità degli emergenti, sia nel settore dei lungometraggi, sia in quello dei corti. Molte anche le celebrazioni di ricorrenze particolari. Un omaggio verrà rivolto alle quaranta primavere di Grease di Randal Kleiser (il 2 ottobre alle 20 e il 3 ottobre alle 21.30) con la proiezione della copia recentemente restaurata e una serata verrà dedicata a Il grande Lebowski (venerdì 5 ottobre alle 22 all'Anteo), uno dei capolavori dei fratelli Coen, del quale ricorrrono i vent'anni.
Tra gli attesi ospiti, l'1 ottobre alle 20 alla Cineteca dello Spazio Oberdan ci sarà Matteo Garrone, regista di Dogman che ben si è distinto sulla Croisette raccogliendo il premio per la migliore recitazione maschile.SteG
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