Cronaca locale

Giocano con alcol e fiammiferi, gravi fratellini

Marco Guidi

Un fiammifero, un flacone d’alcol. E, all’improvviso, una vampata. Tanto è bastato per sfiorare la tragedia domenica sera in un appartamento di via Fagnani, a Sedriano. Due bambini di 6 e 3 anni, fratello e sorella, hanno letteralmente rischiato di morire bruciati vivi, giocando di nascosto dagli occhi dei genitori. Ora i piccoli sono ricoverati in ospedale in gravi condizioni
Il fatto è accaduto poco prima delle 23. I bambini stavano giocando in casa con un fiammifero e una bottiglia d’alcool, trovati non si sa come fra le mura domestiche. In un’altra stanza i genitori, ignari di tutto. Un attimo di distrazione, quasi fatale per i due figli della coppia. Una fiammata sprigionatasi dal flacone, infatti, ha avvolto i due bimbi in una bolla di fuoco. A richiamare l’attenzione del padre sono state proprio le loro urla di dolore. La scena che l’uomo si è trovato davanti agli occhi è stata raccapricciante: i suoi due piccoli ardevano in un cerchio infuocato a pochi metri da lui. D’istinto ha subito cercato d’intervenire, gettandosi su di loro per spegnere l’incendio. Nel tentativo, fortunatamente andato a buon fine, ha riportato lievi lesioni alle mani. La madre, intanto, ha chiamato il 118. Sul posto, oltre a un’ambulanza, sono arrivati anche i carabinieri. I due bambini sono stati subito trasportati in ospedale. La più piccola ora è al centro Grandi ustionati del nosocomio di Niguarda, dove è ancora in prognosi riservata con ustioni di secondo e terzo grado sul 55 per cento del corpo. E dove sarebbe tenuta in coma farmacologico dai medici. Il fratello, invece, al Fatebenefratelli, con bruciature della stessa entità, ma sparse sul 30 per cento del corpo.
Ieri, frattanto, il Codacons ha lanciato l’allarme. «Gli incidenti domestici rappresentano, nei Paesi sviluppati, la prima causa di morte per i bambini», si legge in una nota diffusa dai Consumatori. Nell’occhio del ciclone ci sono loro, i genitori.

«La sicurezza dei bimbi dipende da quanto vengono responsabilizzati gli adulti: distrazione, scarsa conoscenza o inosservanza delle norme di sicurezza sono le principali cause di questi eventi».

Commenti