Gioco d'azzardo, il governo boccia gli sgravi fiscali della Regione

Doccia fredda dal governo su Roberto Maroni e sulla volontà della Lombardia di combattere la dipendenza da gioco d'azzardo. Il sottosegretario all'Economia con delega ai Giochi, Alberto Giorgetti, invita la Regione a non far conto su fondi statali per sovvenzionare gli incentivi fiscali promessi a chi eliminerà slot machine e videolottery da bar e locali. «È sempre un errore scaricare tutte le responsabilità e i costi sullo Stato centrale. Credo che adesso la Regione Lombardia dovrebbe farsi carico anche di coprire i costi finanziari derivanti dall'applicazione di questa legge» taglia corto Giorgetti. Una sfida: «Il governo non ha assolutamente intenzione di rinunciare alla riserva nei confronti del gioco pubblico, perché ciò significherebbe perdere la sovranità su un settore importante. Per questo motivo non possiamo ignorare la situazione che sta dilagando a livello territoriale. Ho quindi avviato un confronto sul tema, attraverso una serie di incontri informali con il ministro per gli Affari regionali, Delrio, per capire come intervenire».
Maroni è tornato a parlare con grande soddisfazione della legge che introduce anche il marchio «No slot» per gli esercizi virtuosi. «Così poniamo un freno a un fenomeno che rovina le famiglie» ha detto il presidente della Regione.

Maroni ha spiegato di non essere contrario al gioco, ma di ritenere fondamentale mettere un freno: «Abbiamo assunto questo provvedimento convinti che vada nella direzione giusta: noi non siamo contro queste forme di passatempo, ma pensiamo che debbano essere regolate».

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