Gioco di squadra Atm-vigili per tram e metrò più sicuri

Più azioni congiunte della guardie giurate di Atm e degli agenti del Nucleo Tutela Trasporto Pubblico dei vigili, con pianificazione dei turni e formazione in comune, una linea dedicata per il contatto diretto tra le due centrali operative e la videosorveglianza diretta delle stazioni della metropolitana da parte dei vigili. Sono questi i contenuti dell'accordo di collaborazione siglato ieri dal comandante della polizia municipale Marco Ciacci e dal direttore generale di Atm Arrigo Giana.

Dopo una fase di sperimentazione avviata lo scorso anno con ottimi risultati sia in termini di prevenzione che di repressione, si ratifica la collaborazione per contrastare non solo fenomeni di criminalità e situazioni di degrado sui mezzi e nelle stazioni e influire positivamente sulla percezione della sicurezza. «Un tema che va affrontato con sempre maggiore determinazione» ha commentato il presidente di Atm Luca Bianchi che è ricorso poi alla metafora di «un colino, le cui maglie vengono strette ogni giorno di più per filtrare gli episodi criminosi e di ostacolo alla fruizione del servizio».

Negli ultimi cinque anni, come ha ricordato il dg Giana, atti vandalici e aggressioni al personale di servizio sono notevolmente diminuiti (rispettivamente del 30 e del 60 per cento dal 2013), «ma non ci basta, perché il fatto che siano in decremento non significa che possiamo stare tranquilli».

Nel 2018 Atm ha progressivamente aumentato il numero delle sue guardie particolari giurate che sono salite fino a 130 unità. Si tratta del personale che da ora in avanti lavorerà a contatto ancor più stretto con gli agenti del Nucleo Tutela Trasporto Pubblico dei ghisa. Le azioni congiunte che si svolgeranno sia sui mezzi di superficie che in metropolitana, si concentreranno nelle tratte e nelle aree più sensibili, come i capolinea. E questo di giorno e anche negli orari serale e notturno. Ad affiancare la security Atm saranno 14 agenti e un ufficiale della polizia locale, specializzati in questo tipo di attività a cui si aggiungono i nuclei che a vario titolo già operano nell'ambito del trasporto pubblico locale.

Per il comandante Ciacci «lavorare insieme garantirà agli agenti una capacità di intervento superiore e la possibilità di essere più pronti e più reattivi rispetto a una serie di esigenze degli utenti». I vantaggi, inutile dirlo, sono da ambo le parti: «La presenza dei vigili permette alla Security Atm di intervenire dove si verificano reati, credo che lavorare insieme potenzi le loro azioni, rafforzando la presenza degli agenti e qualificando quella delle guardie Atm», ha osservato l'assessore alla Sicurezza e vicesindaco Anna Scavuzzo che si è concentrata sulla centralità della videosorveglianza. «Anche se non si vedono - ha detto - gli occhi sulla città ci sono».

Atm controlla 6.100 telecamere, di cui 1.700 a bordo dei mezzi. Le immagini che trasmettono alla centrale operativa possono essere mandate in diretta nelle sale operative delle forze dell'ordine, in caso di emergenza, e vengono conservate per 72 ore. La Polizia Locale, invece, ne ha circa 2mila, metà delle quali con sistema analogico.

«Dobbiamo fare in modo che tutto quello che c'è oggi al servizio della sicurezza parli in maniera semplice, lineare e immediata e che i sistemi si parlino tra loro», ha spiegato Scavuzzo, ricordando il Protocollo siglato in Prefettura per creare un'anagrafe delle telecamere e annunciando il posizionamento di «130 nuovi e moderni occhi sulla città».