Maria SorbiIl nome del candidato sindaco del centrodestra arriverà a giorni e, al momento, resta in quota l'ipotesi del manager Stefano Parisi che piace a tutti. Nel frattempo Forza Italia prepara la squadra per affrontare la sfida delle comunali. Nelle liste ci saranno giovani, donne e candidati indipendenti, cioè senza la tessera del partito, che vogliono metterci la faccia. Ci saranno i consiglieri di oggi e volti nuovi. «Noi non rottamiamo nessuno - mette subito in chiaro la coordinatrice regionale Mariastella Gelmini - ma rinnoviamo, questo sì. Avremo sindaci pilota, come il sindaco di Corsico Graziano Musella, che potranno raccontare ai giovani l'esempio della loro esperienza». Il presidente degli Azzurri Silvio Berlusconi valuterà i curriculum, uno ad uno, per creare la formazione migliore da mettere in campo per riprendere Milano. Obbiettivo: convincere quel quasi 50% di milanesi che non sono andati alle urne. Le candidature stanno arrivando: la campagna di «arruolamento» on line ha già fruttato 400 richieste. Durante la prima conferenza organizzativa del patito, la coordinatrice Gelmini lancia un appello: «Incontriamoci, conosciamoci, guardiamoci in faccia - sprona la platea dei militanti - Il data base regionale è fermo ai nomi del Pdl. Serve un confronto con i volti di oggi, comune per comune». E così sarà. Nella campagna avrà un ruolo chiave Berlusconi in persona, che sarà presente più volte nelle piazze ma che non potrà presentarsi come capolista a Milano. «Lasceremo il nome del capolista vuoto - annuncia la Gelmini seguendo una proposta del capogruppo comunale di Forza Italia Pietro Tatarella - per ricordare che Berlusconi non si è potuto candidare dopo essere stato ingiustamente espulso dal Parlamento. È il nostro modo di sensibilizzare la gente sulla democrazia sospesa». Giuridicamente bisogna ancora verificare se è possibile lasciare in bianco la casella del capolista, «ma resta comunque l'atto politico forte». Altra linea per la campagna elettorale: non ci saranno liste civiche nelle quali non sarà riconoscibile il legame con Forza Italia. E se ci saranno dovranno essere chiaramente riconducibili al partito. «Ripartiamo dai sindaci, dai consiglieri comunali, dai Comuni e non dai circoli - ha invitato il senatore Paolo Romani, su indicazione dello stesso Berlusconi - Forza Italia oggi è al punto più basso. Ripartiamo da chi ha avuto consensi sul territorio». «La gente - è intervenuto il coordinatore cittadino Fabio Altitonante - ha voglia di tornare a credere in un centrodestra unito. In questi 120 giorni diamo il meglio di noi». «Con questa campagna - ha aggiunto la deputata Laura Ravetto - diamo il primo avviso di sfratto al governo Renzi». Insomma, dal palco dello spazio Oberdan è arrivato un serrate-i-ranghi che preannuncia una campagna elettorale grintosa. E anche il presidente della Liguria Giovanni Toti ha lanciato il suo appello per ripartire dalla Milano che ha bisogno di un'amministrazione presente, che risolva i problemi delle periferie: «Quando atterri a Linate - ha detto - vedi la città con lo skyline più moderno d'Italia.
Le amministrazioni che si sono susseguite hanno costruito un bel centro della città. Ma quello che non c'è è tutto quello che ci sta intorno. Ed è a tutte le persone che del grattacielo di Unicredit frega poco che dobbiamo saper dire qualcosa».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.