Cronaca locale

In giro per Cortili aperti tra gioielli nascosti e residenze patrizie

Oggi per il settimo anno le dimore storiche della regione aprono le porte ai visitatori

Viviana Persiani

Gli stranieri ce lo ripetono in ogni lingua: «Quanto è bella l'Italia». Il problema è, a volte, nostro, nel senso che abituati come siamo ad avere sotto gli occhi beni culturali che arricchiscono il nostro territorio, chiara testimonianza di un'identità che ci appartiene e di una memoria storica che ci accomuna, finiamo per trascurarli. L'Associazione Dimore Storiche Italiane, dal 1977, sta lavorando proprio con l'obiettivo di conservare intatto il patrimonio storico-artistico e architettonico nel nostro Paese che, nemmeno a dirlo, rappresenta il 60% dei beni culturali mondiali.

Un'autentica ricchezza, dunque, che vale la pena proteggere e mantenere, senza correre il rischio di dilapidarla. E la Lombardia, come si posiziona tra le regioni che detengono un patrimonio tanto interessante e del quale, spesso, non ne conosciamo nemmeno l'esistenza? In occasione della VII edizione della Giornata Nazionale Adsi, le più belle dimore storiche di alcune città lombarde, oggi, apriranno le porte ai visitatori lasciando scoprire il mistero e il fascino di certi tesori racchiusi nelle loro stanze o riflessi in quegli specchi antichi che hanno rimandato per secoli le luci dei volti dei loro residenti. Quanto sarebbe suggestivo calarsi nei panni degli antichi patrizi e passeggiare nei parchi delle dimore, facendo ondeggiare le vesti tra i filari di alberi e respirare l'incanto di un passato pregno di vicende, di aneddoti e di tradizione. Quanti di voi hanno avuto l'opportunità di varcare la soglia di questi luoghi unici, capaci di stregare e di rapire la fantasia?

A ognuno il suo: saranno 15 le dimore storiche collocate a Milano, a Pavia, a Monza e Brianza, ma anche a Bergamo, Brescia, Lecco e Como, che apriranno i loro cancelli in ferro battuto e i loro portoni in legno massello spalancandosi allo sguardo curioso di turisti, ma anche di appassionati e di amanti del passato. «La manifestazione è un'occasione unica per visitare e conoscere delle dimore difficilmente accessibili - dichiara Alessio Agliardi, consigliere di Adsi Lombardia . L'invito che facciamo è quello di cogliere questa occasione per abbandonare la routine cittadina e scoprire il nostro territorio, i suoi tesori e anche aneddoti curiosi e divertenti sulle famiglie che ne hanno fatto, e fanno tuttora, la storia».

È stato definito un gioiello della Milano segreta. La Residenza Vignale, situata al civico 2 di via Toti, a Milano, sconosciuta ai più, è l'edificio che fece costruire un principe per stare vicino ad una bella giovane milanese. Tra arte austriaca e pezzi del Liberty milanese, i visitatori potranno apprezzare i quadri e gli arazzi che decorano le pareti. E che dire, invece di Palazzo Agliardi di Bergamo? Una guida accompagnerà, per tre ore, i gruppi di visitatori alla scoperta del Palazzo del Cinquecento dove dimorano preziosi affreschi settecenteschi. Palazzo Oldofredi-Tadini-Botti, Palazzo Barbò, ma anche Palazzo Terzi, Palazzo Moroni, Villa Grismondi-Finardi, saranno le dimore che si potranno visitare in provincia di Bergamo. L'obiettivo di Adsi è quello di iniziare la cittadinanza ad un turismo di eccellenza che possa promuovere la cultura attraverso la valorizzazione degli edifici e dei giardini storici incentivando, così, anche una strategia di tutela di queste memorie, preservandole dal degrado e dalla distruzione e alimentandole continuamente dalla passione dei visitatori.

Il viaggio alla scoperta delle dimore più interessanti della Lombardia, continua con la visita al Borgo Mosnel in provincia di Brescia, all'Isola del Garda, al Palazzo Torri e a Castenedolo dove si potrà avere accesso a Villa Fanti. Ad Anzano del Parco, in provincia di Como, Villa Carcano potrà affascinare i visitatori per il suo eccezionale valore paesaggistico, architettonico e botanico. A una quarantina di minuti da questo spettacolo, a Robbiate, il Palazzo Bassi Brugnatelli è una dimora patrizia edificata nel 1630, divenuta una casa-museo vivente, tuttora abitata dal suo proprietario Marcello Bassi Brugnatelli, architetto specializzato in restauro.

Chi si immaginava che la storia della Lombardia potesse essere raccontata attraverso un itinerario così istruttivo ed interessante, arricchito anche da curiosità e episodi dei quali restano testimonianze tra le mura delle abitazioni? Anche la Brianza vuole la sua parte, con Villa Zari a Bovisio Masciago, mentre nel Pavese, anche il castello di Chignolo Po, ribattezzato «la Versailles della Lombardia», che oggi è sede del Museo di Storia e civiltà agricola Lombarda-Museo lombardo del Vino, invita i visitatori a scoprire la sua bellezza.

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