Basta che si muova una foglia, e spunta un comitato. Quando gira la voce che un parcheggio, la sostituzione di binari del tram o altre opere pubbliche comporteranno il taglio di alberi, i residenti suonano la carica. Quando compare il nastro rosse bianco su tutta l'area, escono dalle case con i cartelli e gli striscioni, tra i casi recenti più eclatanti (e che hanno portato la giunta Pisapia a rivedere i progetti) c'è quello degli olmi di via Mac Mahon. Esposti e cortei hanno fermato l'abbattimento. Quando governava il centrodestra, gli ambientalisti del Pd e i Verdi ci andavano a nozze. Ora che tocca alla sinistra fare i conti con i movimenti salva-alberi, si è inventata un sistema per agitare il meno possibile le acque. Anzi, i residenti potrebbero accorgersene a taglio già avvenuto. Niente traumi, e soprattutto niente proteste. L'assessore al Verde Chiara Bisconti ha spiegato in Commissione che proseguiranno i piani di piantumazione avviati un anno fa, circa 25mila nuove piante in due anni, a fronte di 4.500 abbattute. Ma d'ora in poi, ha riferito, «quando c'è un albero malato da abbattere non circonderemo più tutta l'area con il nastro bianco e rosso, segneremo solo con una croce la pianta da tagliare. Così i cittadini non si allarmeranno pensando a un abbattimento di diversi alberi».
Per la cura del verde sarà inserito nel Bilancio 2014 un milione e mezzo di spesa in più (dai 22 milioni previsti nel 2013 a 23,6) «ma per risparmiare nei prossimi anni». La Bisconti ha spiegato che le aiuole fiorite resteranno attorno ai monumenti e ai caselli daziari e lungo i parterre dei viali d'ingresso in città. Nelle altre aree verdi continuerà la sostituzione di violette e petunie con piante perenni, che si potranno «gestire» dunque in futuro a costi inferiori.
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