È l'ora della verità nel municipio 2 e la resa dei conti (politicamente parlando) è vicina. A quattro mesi dal voto, l'opposizione è in procinto di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del presidente, Samuele Piscina, che ora chiede chiarezza. «Siccome sono stato fin troppo silente in questi 4 mesi su ciò che alcuni consiglieri stanno facendo - ha scritto ieri Piscina - ora credo sia giunto il momento di non prendermi più le colpe che in realtà sono di pochi incoscienti. Se si vuole lavorare per i cittadini ci sono. Se invece si vuole prenderli in giro, preferisco si vada a elezioni e ognuno si assuma le proprie responsabilità invece di nascondersi dietro i voti segreti».
Le frizioni, in uno dei municipi più problematici della città, sono iniziate subito dopo le elezioni. Si sono manifestate prima sull'elezione del presidente del consiglio di zona (carica distinta dal presidente del municipio) e poi nelle commissioni. Ora i dissidi si sono ingigantiti e hanno assunto il carattere di clamorosi e plateali contrasti, che l'opposizione non perde occasione di sottolineare, con l'ex candidato presidente Alberto Ciullini che chiede a gran voce dimissioni e (quindi) elezioni.
Ma, a costo di rischiare tutto, ora Piscina e la Lega sono determinati ad andare fino in fondo. E adesso tutti i consiglieri dovranno schierarsi: da una parte o dall'altra, per Piscina o contro, per il centrodestra o a favore di nuove elezioni. «Il gruppo della Lega Nord - commenta il capogruppo della Lega Nord, Ruggeri - condivide le lamentele dei cittadini che denunciano il fatto che questo Consiglio stia solo perdendo tempo; in molti hanno tentato di attribuire la responsabilità di questa debacle al partito che rappresento, ma i reali colpevoli di questa situazione incresciosa sono sotto gli occhi di tutti».
Piscina si dice felice: «La mia felicità - spiega - scaturisce dal fatto che una mozione di sfiducia permetterà finalmente di contare e di comprendere chi, oltre alla Lega, vuole amministrare il municipio rimanendo nel centro-destra».
«Ho dovuto rispondere per 4 mesi in prima persona di colpe non mie ma causate da pochi dissennati che hanno paralizzato il Consiglio - spiega Piscina - mentre la Giunta lavorava a pieno regime e in completa sinergia. Ora è il momento o di dare risposte ai cittadini anche all'interno dell'aula o di porre fine a questo teatrino penoso»AlGia
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