Campi da golf, parchi avventura, orti botanici. La raccolta di proposte lanciata dalla Zona 7 un paio di mesi fa aveva per titolo «desideri e fantasie dei cittadini». I residenti si sono sbizzarriti, ma senza perdere di vista la situazione economica, dunque le idee consegnate da privati e associazioni per trasformare i terreni della piazza d'Armi si cui da almeno vent'anni sono cessate le esercitazioni militari si fondano sulla sostenibilità economica. Passate le feste, il 13 gennaio verranno sottoposte al vicesindaco Ada Lucia De Cesaris in un incontro pubblico al Cam Olmi di via delle Betulle, e forse qualcuna servirà da spunto per il progetto di riqualificazione che il Comune deve presentare entro e non oltre il prossimo agosto all Ministero della Difesa per rendere effettiva la cessione dell'ex aree militare. Un passo indietro. Quattro mesi fa Palazzo Marino ha firmato a Roma il protocollo d'intesa con la Difesa e l'Agenzia del Demanio per il passaggio e la trasformazione di tre immobili dismessi, oltre a piazza d'Armi, in via Forze Armate, il Comune incasserà dall'esercito anche la Caserma Mameli, in via Suzzani, e i Magazzini Baggio in via Olivieri 4. L'accordo prevede che la giunta consegni i progetti e i cambi di destinazione necessari entro dodici mesi (dunque il prossimo agosto), se sforerà le date i 503mila metri quadri di terreni torneranno in capo allo Stato.
Per Piazza d'Armi il sindaco Giuliano Pisapia aveva espresso già ad agosto il suo personale desiderio: «Abbiamo già un museo dedicato ai più piccoli e ho sempre sognato di creare una Città dei bambini, ne parleremo ovviamente con i cittadini». Ma è stata data la possibilità alle Zone di esprimersi, e ora le proposte ora sono sul tavolo, il Parlamentino ha approvato a maggioranza l'elenco perchè la giunta ne prenda atto. Da tutti, singoli e associazioni, è stata sottolineata l'importanza del «contenimento del consumo del suolo». Molto verde, poco cemento. E l'interesse per il verde è stato accompagnato da attività che rendano possibile l'auto-mantenimento economico del recupero e magari la generazione di indotto economico: vivai, borghi agricoli, orti botanici, campi da golf, parchi avventura, campi di attività equestri e ippoterapia. Le concessioni (poche) alla costruzione sono di carattere sociale e di servizio alle persone: case di prima accoglienza per genitori separati, villaggio della solidarietà con domicili temporali (una definizione vaga che assomiglia molto villaggio solidale che avevano in mente gli assessori Granelli e Majorino per ospitare rom e profughi), impianti per attività sportive collettive realizzati con tecniche eco-compatibili.
Sui Magazzini Militari di Baggio, si legge nel documento, l'indicazione espressa prevalentemente dai cittadini è di «recupero e riuso funzionale, in coerenza e a sostegno delle attività proposte nella piazza». Tradotto: l'immobile confina con la piazza d'Armi, dunque il progetto dovrebbe essere in continuità con quello principale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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