Un sogno per Expo 2015? Supponiamo che ci fosse a Milano una cassetta della posta dove ognuno di noi potesse depositare una lettera con un desiderio da realizzare in occasione dell'Esposizione Universale. Cosa vorreste? Visto che il tema è «Alimentare il pianeta» e che il concetto d'alimentazione riguarda l'intero nostro essere dal corpo allo spirito, le idee non sono che sciami in volo.
Un centro dedicato alla fame nel mondo che debelli quest'insopportabile infamia. Un padiglione dedicato alla pace, l'alimento che l'umanità attende fin dall'aurora della coscienza ma che la coscienza dell'uomo, uscita ieri dalle caverne nonostante tremila anni di storia come le guerre dimostrano, non ci consente di raggiungere. Un parco zoologico animalista dove gli animali possano vivere in armonia con gli uomini, armonia che, al di là della natura selvaggia, è il loro più grande desiderio. Quanti progetti sorgono nella mente, affinché Expo non sia una vetrina commerciale di passaggio, ma una pietra miliare che ci consenta di avvicinarci all'idea di una città perfetta e di un mondo ideale. Mentre le istituzioni lavorano, altri per fortuna non disdegnano di sognare, e questi loro sogni non sono giostre da luna park, effetti speciali da istallare per qualche tempo in modo da scioccare i milioni di visitatori previsti per poi scoppiare come bolle di sapone.
Sono aspirazioni che potrebbero trasformare non solo il territorio, ma il modo stesso di vivere dell'uomo in questa città che, se come qualcuno ha detto potrebbe diventare in quell'occasione «la capitale d'Europa», sia nel contempo anche un faro che illumini un'altra via e vita per l'ancora giovane terzo millennio. Abbiamo raccolto i «miraggi» di alcune persone, con la speranza che non restino tali, visto che mai nesuna carovana è partita verso il suo miraggio, ma solo i miraggi hanno messo in moto le carovane.