Una grandinata di multe per gli autovelox: la gente minaccia ricorsi e blocchi stradali

C'è chi ha preso 30 sanzioni: il limite cala da 70 a 50 all'ora in pochi metri

Una grandinata di multe per gli autovelox: la gente minaccia ricorsi e blocchi stradali

La pagina Facebook «Multe Milano-viale Fulvio Testi: Palo della luce 10-11» ha raccolto seicento adesioni in due giorni. E storie quasi drammatiche. C'è Simone che è arrivato «a dodici multe, ma sette me le devono ancora inviare». Un altro recordman giura di essere arrivato a trenta (e ha sicuramente azzerato i punti sulla patente). Giovanni ha preso «quattro multe in scooter da 183 euro l'una». Non è la solita protesta contro gli autovelox. In viale Fulvio Testi ne sono stati posizionati due prima di Natale, uno per senso di marcia, poco dopo il ponte della ferrovia, appena prima di piazzale Istria, all'altezza del famoso palo 10 arrivando da nord e all'altezza del palo 11 in direzione periferia.

Una grandinata di multe. La velocità massima è di 50 chilometri all'ora, ma il limite in quel punto scende in pochi metri da settanta a cinquanta. Chi non conosce bene la strada non si accorge subito che bisogna rallentare, peraltro è un rettilineo a doppia corsia, con controviale a dividere le carreggiate. E tra i tartassati, a leggere le centinaia di testimonianze pubblicate on line, ci sono infatti moltissimi che non sfrecciavano a velocità folli, anzi sono stati multati per aver superato pure di uno o due chilometri il limite. «Beccato» (fuorilegge per 3 km) anche l'ex consigliere comunale del Pd Andrea Fanzago. Gli automobilisti e scooteristi stangati minacciano ricorsi, hanno scritto al Codacons o al Gabibbo per sollevare il caso su Striscia la Notizia. C'è una petizione on line che chiede al sindaco Beppe Sala di annullare le multe. E corre sul web pure l'idea di un flash mob «da mettere in atto il 3 marzo, alla vigilia del voto, altrimenti - scrivono - dopo non ci ascolterà più nessuno». Il piano sarebbe di bloccare entrambe le carreggiate con centinaia di auto ferme in mezzo alla strada. «Settimana scorsa - scrive un cittadino - ho ricevuto cinque multe per una somma di 550 euro, ieri ne sono arrivate altre quattro per un totale di mille euro. Un cittadino deve lavorare per pagare multe?».

La risposta è no per il centrodestra, che sposa la causa. «Decine e decine di cittadini stanno ricevendo i verbali - conferma la consigliera di Forza Italia Silvia Sardone - Si lamentano perché l'autovelox non sarebbe correttamente segnalato, in tanti le multe a grappolo con sanzioni durante la stessa settimana per violazioni a 56-58 km/h e stanno valutando la possibilità di ricorsi di massa. È la conseguenza più eclatante delle scelte del Comune di fare cassa con gli autovelox, con limiti assurdi e senza adeguate comunicazioni o segnalazioni. Fanno bene i cittadini a sentirsi presi in giro, è inaccettabile colpire in questa maniera così tanti lavoratori che usano quella strada ogni giorno». Anche il capogruppo Fi Gianluca Comazzi contesta: «La giunta di centrosinistra continua a perseguitare gli automobilisti.

L'inghippo starebbe nel fatto che nelle strade a scorrimento interno il limite è solitamente di 70 km orari. Ridurlo a 50 in quel tratto ha portato a uno stillicidio di verbali. Se sono irregolari, chiederemo l'annullamento immediato». E da settembre il Comune installerà altri 10 impianti.

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