Le griffe sponsor di Milano «Ma vogliamo sgravi fiscali»

Le griffe sponsor di Milano «Ma vogliamo sgravi fiscali»

Il mondo della moda, design, food e ospitalità sono pronti a mettere mano al portafogli per sponsorizzare Expo. A confermarlo al sindaco Giuliano Pisapia e agli assessori al Lavoro Cristina Tajani e al Commercio Franco D'Alfonso sono state ieri pomeriggio le alte cariche dei settori coinvolti, riunite intorno al tavolo della giunta. Dal presidente di Fondazione Altagamma Andrea Illy a quello del Cosmit Claudio Luti, dal presidente della Camera della Moda Mario Boselli con il vice Patrizio Bertelli l'ad Jane Reeve ad Angela Missoni. Doveva partecipare anche il premier Enrico Letta ma è volato a Roma per l'incontro con il neo segretario Pd Matteo Renzi e la partenza per i funerali di Nelson Mandela in Sud Africa. Presente anche il sottosegretario ad Expo Maurizio Martina. E toccherà a lui riferire a Letta la richiesta avanzata dal tavolo al governo. I privati «sono pronti a sponsorizzare comunque un palinsesto di eventi e iniziative pre e durante i sei mesi dell'Esposizione» ha premesso l'assessore Tajani, ma la portata di quell'impegno «dipenderà da eventuali sconti o vantaggi fiscali». Il premier è atteso al prossimo vertice a gennaio già con una risposta. Il tempo stringe e già a fine gennaio il Comune e gli altri esponenti del «Progetto Milano Città Creativa» presenteranno «un palinsesto di eventi» per tutto il 2015, dal salone del design a i calendari della moda a mostre ed esposizioni che potrebbero avere una durata più lunga del solito e dovrebbero spuntare nuove fiere ad hoc. E in quella sede sveleranno il nuovo logo per Milano («o un motivo grafico» come precisa la Tajani ). Diventerà il marchio della capitale del lusso italiano nel mondo, comparirà alle sfilate, negli aeroporti, alle fiere, «farà da cornice all'industria culturale e creativa della città». Doveva essere scelto dai cittadini, tre proposte da sottoporre a referendum nel mese di dicembre avevano anticipato Palazzo Marino e Altagamma un paio di mesi fa. Ma la Tajani comunica il dietrofront: «Verrà scelto al tavolo». Top secret i bozzetti in esame, si presume di designer o stilisti famoso. Obiettivo del progetto, forse un po' ambizioso, è «fare di Milano la città più amata tra le mete del design, della moda e dell'ospitalità». Al tavolo ha spiegato Boselli «si è parlato anche di come offrire il migliore servizio di accoglienza ai turisti che verranno per Expo, dagli alberghi agli aeroporti». Milano «si deve dare “una forma” come New York, Parigi e Londra, finora forse abbiamo comunicato in modo insufficiente le nostre eccellenze, ma siamo tutti pronti a investire energie e denari» ha ammesso Luti. E ieri mattina si è tenuto anche l'incontro riservato tra sindaco e Giorgio Armani.

«Il suo ingresso nella camera nazionale della Moda - ha sottolineato la Tajani - era previsto nel 2014 e invece è stato anticipato quest'anno, un segnale positivo, come la sua presenza alla Prima della Scala, di volontà di tornare ad “esserci” per la città».

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