La guardia medica fa il boom di notte

Soddisfatti più di otto milanesi su dieci che chiamano il call center

(...) Per scendere ancor più nel dettaglio delle opinioni delle persone intervistate sulla rapidità del servizio, tema caldo in un settore in cui può fare la differenza tra salute e malattia, il 64 per cento si ritiene più che soddisfatto dai tempi di risposta del primo operatore e il 63 per cento anche da quanto ha atteso per poter parlare con un medico.

Il call center unificato per Milano è il numero 800 193 344 e la linea è aperta dalle 20 alle 8, anche nelle ore in cui altrove tutto tace. I numeri per chi chiama dall'esterno del territorio milanese sono 800103103 per la zona ovest e Rho, 848800804 per Melegnano e Martesana, 800940000 per Lodi. Quando la situazione è difficile ma non richiede il pronto soccorso, è giunto il momento di chiamare la guardia medica.

A rispondere dalla centrale unica di Niguarda è un operatore tecnico qualificato (non sanitario) che fa da primo filtro e, appena e se lo ritiene necessario, trasferisce la chiamata alle postazioni (distaccate nelle zone) nelle quali è attivo un pool che va da due a quattro medici. Un medico risponde e dispensa consigli telefonici, gli altri sono a disposizione per le visite a domicilio, nel caso in cui la situazione la richieda.

Nei casi più gravi, si consiglia al paziente di rivolgersi al 112, il numero unico di emergenza che consente di entrare in contatto con l'emergenza sanitaria e chiedere l'invio di un'ambulanza. In situazioni migliori, il paziente può essere invitato a raggiungere uno dei centri di continuità assistenziale aperti dalle 20 fino alle 24. Dopo la mezzanotte, restano la consulenza telefonica, la visita a domicilio o il pronto soccorso.

I centri di continuità assistenziale ai quali si può accedere fisicamente non sono dedicati solo all'emergenza notturna. Sono attivi anche nei giorni di sabato e domenica e nei giorni prefestivi e festivi dalle 8 alle 20. Naturalmente possono svolgere solo funzioni per così dire d'emergenza e cioè fare una prescrizioni farmaceutica per una terapia che non può essere rimandata (e per coprire un ciclo di terapia non superiore a 48/72 ore) o certificare la malattia di lavoratori impegnati in turni nei giorni festivi, prefestivi e notturni.

«La riorganizzazione dello scorso ottobre - dice l'assessore al Welfare, Giulio Gallera - consente una registrazione informatizzata di tutti i dati sanitari del paziente, di tutte le fasi dell'intervento sanitario e del suo esito, e così, attraverso un'attenta analisi, si può modulare la risposta in base agli specifici bisogni dell'utenza».

Qualcosa si è mosso anche per i bambini.

Il servizio di continuità assistenziale pediatrica tra 0 e 13 anni è attivo dalle 8 alle 19 nei giorni di sabato e prefestivi, la domenica e festivi dalle 8 alle 12. È presente un pool fino a tre pediatri.

Sabrina Cottone

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