La guerra al traffico coinvolgerà anche moto e motorini d'epoca. La nuova Area B, «come il blu del cielo» ha spiegato l'assessore alla Mobilità Marco Granelli, colpirà dal 2019 i mezzi a due ruote alimentati a gasolio o a due tempi. Il piano anti smog della giunta Sala presentato ieri a Palazzo Marino prevedeva già di limitare dal lunedì al venerdì, e per tutto l'anno, gli accessi al 72 per cento della città per auto e camion. Ma ora arrivano brutte notizie pure per i centauri lombardi.
Sebbene gran parte dell'inquinamento, secondo i dati presentati due giorni fa da Regione Lombardia, sia causato da impianti domestici e dagli agricoltori, nel mirino continua a esserci il traffico su gomma. I primi ad essere colpiti saranno i veicoli benzina euro 0 e diesel fino a euro 4, già da gennaio del prossimo anno, con restrizioni che progressivamente arriveranno a ottobre 2028, quando non potranno più circolare nemmeno i benzina euro 4. Anche per i le due ruote la progressione sarà simile. Il Comune ha previsto sanzioni da 80 euro, ma per il primo anno in cui il proprio veicolo diventerà «illegale» ci sarà una tolleranza di cinquanta entrate. Nel frattempo «arriverà una lettera a casa», ha spiegato Granelli, che avvertirà il guidatore che ha iniziato a consumare il suo bonus.
Per gli anni successivi i residenti, sia aziende che privati cittadini, avranno 25 entrate gratuite, ma si dovranno prenotare via app. I non residenti invece solo 5 accessi annui. Palazzo Marino inoltre ha previsto 6 milioni di euro, più 1 messo dalla Città Metropolitana, per incentivare il cambio dei veicoli inquinanti. Una somma pari a quella stanziata dalla Regione come annunciato dall'assessore regionale all'Ambiente Raffaele Cattaneo. Arianna Censi, vicesindaca metropolitana ha approfittato dell'occasione per chiedere un «forte investimento nello sviluppo del trasporto pubblico sull'area della Città metropolitana». Ma la Lez (Low emission zone) di Granelli non piace alla stessa maggioranza. Anita Pirovano, consigliere di Milano Progressista, ha contestato il numero troppo elevato di accessi tollerati il primo anno. Anche Carlo Fumagalli, eletto della Lista Sala, le ha definite «deroghe morbidose».
Forza Italia invece muove le sue critiche tramite il capogruppo Fabrizio De Pasquale: «La Lez è una ingiustizia per chi non può permettersi di comprare auto nuove e una privazione della libertà di movimento. E una decisione che penalizza le imprese e il commercio di Milano che dovranno sottostare anticipatamente ad alcune regole di Regione Lombardia. Vogliamo avere un organismo terzo che certifichi la crociata antidiesel e antiauto del Comune.
Infine che senso ha mettere in piedi una gigantesco e costoso meccanismo di controllo per abbattere del 20% le smog prodotto dalle auto che a loro volta rappresentano il 44% delle emissioni? Orientarsi nella giungla delle deroghe e dei divieti sarà difficile, chiediamo per le implicazioni di bilancio, economiche e sociali , di decidere la Lez in Consiglio comunale non prima di avere avuto tutti i dati ad essa relativi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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