Cronaca locale

Guerra del cibo nelle mense: «È abbondante». «No, è poco»

Guerra del cibo nelle mense: «È abbondante». «No, è poco»

Per Milano Ristorazione il cibo delle mense è ottimo e abbondante, i bambini lo gradiscono più di prima e per questo ne sarebbe buttato di meno. Lo dicono fornendo un dato: quello che riguarda gli scarti diminuiti (dicono) e un altro dato, quello che misura il gradimento passato per Milano Ristorazione dal 72 per cento al 75 per cento, come comunicato lo scorso marzo. Sarà anche vero, però i genitori che tengono sotto stretta vigilanza i pasti dei loro figli hanno verificato numeri e percentuali e i conti tanto per cominciare non tornano. Il gradimento invece che aumentare sarebbe diminuito, al 71,15 per cento. Non solo.
«Dicono che gli scarti sono diminuiti, però non ci vogliono fornire la cosiddetta grammatura a cotto del pasto» spiega Claudia Paltrinieri per conto della Rappresentanza cittadina delle commissioni mensa. Quello che i genitori vogliono verificare è che la diminuzione degli avanzi non sia invece da attribuire alla maggiore scarsità del cibo nei piatti. D'altronde sono appena reduci dalla battaglia per i ravioli, scatenata dalla fotografia di una maestra che ha immortalato i 7 miseri tortelli. E i genitori ora vogliono delle risposte che combacino con i numeri. «Nelle altre regioni non fanno difficoltà a fornire la grammatura a cotto degli alimenti - spiegano - anche perché è il Contratto di servizio tra Milano Ristorazione e il Comune a stabilire che le commissioni mensa debbano avere gli strumenti e i documenti per le verifiche».
L'altra sera si è tenuta l'assemblea cittadina delle commissioni mensa. E proprio lì è stato deciso di dare al Comune 10 giorni di tempo per avere risposte certe. «Vogliamo che ci spieghino come sono arrivati a queste conclusioni perché con i dati che abbiamo le informazioni passate non corrispondono alla realtà», hanno fatto notare in assemblea. A non quadrare secondo la Rappresentanza cittadina è anche il dato messo a bilancio che dimostra una diminuzione dei reclami per le diete sanitarie. «A noi non risulta, non si può dire che sia andato tutto bene». Su questo argomento la prossima settimana ci sarà un altro incontro tra i genitori. Intanto durante la riunione dell'altra sera è stata avanzata anche un'altra richiesta: la riapertura di almeno un centro cucine, quello appunto di via Pescarenico «per la quale è già attiva una petizione che sta raccogliendo molte adesioni sia di genitori che di insegnanti delle scuole attualmente servite dal centro cucina di via Gargano, ma non solo». Gli interventi dei genitori hanno toccato criticità di ogni tipo: dai piccioni nel centro cucina, al problema del pasto d'emergenza di nidi e sezioni primavera, alla frutta a metà mattina, agli sprechi, alla mancanza di varietà delle diete sanitarie fino allo scarso riconoscimento economico, ai ritmi di lavoro e all'assenza di formazione del personale addetto alla somministrazione dei pasti.


I genitori hanno così richiesto un impegno più efficace del Comune nel ruolo di controllo del servizio di ristorazione scolastica e, a Milano Ristorazione di realizzare quanto indicato nelle mozioni, nonché un approccio più trasparente che consenta alle commissioni mensa «in ogni momento il libero accesso ai centri di produzione pasti, ai refettori e ai magazzini, fornendo tutti i chiarimenti e la relativa documentazione, nonché assicurando la non interferenza del personale della Società nelle procedure di controllo effettuate dagli organi preposti così come previsto dal contratto si servizio».

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