Guerra alla movida Così Sant'Agostino sarà isola pedonale

Guerra alla movida Così Sant'Agostino sarà isola pedonale

In arrivo un'ordinanza contingibile e urgente per vietare la vendita e la somministrazione di bevande in vetro alla sera nella zona di piazza Sant'Agostino-via Cesare da Sesto, e una serie di controlli contro le auto in doppia fila. Ad annunciare il giro di vite l'assessore alle Attività produttive Franco D'Alfonso per cercare di arginare i disagi connessi alla movida del lunedì sera nella zona. Sono anni che i residenti che si affacciano sulla piazza si lamentano per gli schiamazzi e il rumore fino a notte fonda, le auto parcheggiate in doppia fila che rendono impossibile qualsiasi spostamento, per non parlare di quello che rimane il giorno dopo. Il pub è diventato un punto di incontro fisso per circa 200 ragazzi, in particolare il lunedì sera per una speciale promozione sulla birra, anche se spesso i clienti preferiscono rifornirsi nei negozietti delle vie laterali per spendere meno e trascorrere la serata all'aria aperta.
«In via Cesare da Sesto sta emergendo una situazione problematica - spiega D'Alfonso - che può aggravarsi, per le persone che frequentano un locale della zona ma soprattutto che consumano per strada bevande alcoliche in bottiglia, acquistate in negozi vicini, e per le auto lasciate in doppia fila». Per questo l'amministrazione conta di intervenire nell'immediato «con un'ordinanza contingibile e urgente, per vietare le bevande in vetro in ore serali e notturne» e con i controlli dei vigili sulle soste irregolari, già cominciati. Le strade che costeggiano piazza Sant'Agostino e via Cesare da Sesto sono piuttosto strette: le auto lasciate in doppia fila ostruiscono completamente il passaggio. Intanto saranno intensificati i controlli, ma se la situazione non dovesse migliorare il Comune valuterà la possibilità di istituire un'isola pedonale notturna. «In questo caso come in altri - spiega D'Alfonso - si potrà pensare ad altre soluzioni come le Ztl notturne, rendendo pedonali alla sera aree limitate».
Intanto ieri è stata presentata in commissione la versione definitiva del Regolamento per la disciplina delle attività di somministrazione di alimenti e bevande e della vendita di prodotti alimentari, approvato dalla giunta il 21 febbraio. Ora dovrà essere licenziato dal consiglio comunale. Il regolamento disciplina e equipara gli esercizi destinati alla somministrazione (bar, birrerie e ristoranti ecc.) e quelli artigiani (kebab, pizzerie al taglio ecc). L'impianto è noto: la città è divisa in tre zone (bianca, gialla e rossa) a seconda della concentrazione dei locali, il criterio del punteggio per ogni elemento di mitigazione di disturbo quindi sarà più stringente nelle zone rosse.

Per potere ottenere le licenze nelle zone «hot» della movida - Garibaldi, Navigli, Ticinese, Colonne, Arco della Pace e Sempione - sarà quindi necessario raggiungere uno standard «minimo di qualità per garantire la sostenibilità sociale, ambientale e di viabilità delle attività». Un esempio? «Parcheggi, insonorizzazione del locale, climatizzazione, sistemi per il risparmio idrico ed energetico, ambienti per fumatori, sensori per il rilievo del disturbo».

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