«Basta con le strumentalizzazioni politiche». Il titolo della conferenza stampa convocata questa mattina dall'Aler in viale Romagna non lascia dubbi. Tra l'azienda regionale che gestisce in città 80mila alloggi popolari (circa 20mila di proprietà del Comune) e Palazzo Marino è ormai scontro aperto. E Aler decide «di fare chiarezza» e «presentare i dati ufficiali sulla convenzione» dopo le continue accuse sferrate da Pd e Sel. Da due settimane i vertici dell'Aler si sfilano dalla Commissione Casa e Antimafia, l'ultima volta il presidente Loris Zaffra e il dg Domenico Ippolito finirino sotto processo per i casi di assunzioni e case assegnate con il sistema della raccomandazione, emersi dopo l'arresto dell'assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti per collusione con la 'ndrangheta. Prima dello scandalo, i rapporti tra Comune e Aler - che ha il contratto per la gestione del patrimonio milanese in scadenza a fine dicembre -, erano tesi ma il sindaco stava optando non per una gara internazionale per il nuovo gestore ma per un rinnovo all'azienda con una drastica revisione della convenzione. Dopo il caso Zambetti, Giuliano Pisapia ha scritto al presidente Loris Zaffra per allungare l'affidamento diretto ad Aler ma a fronte dell'azzeramento del management entro sei mesi. Non tanto il cda, comunque in scadenza a marzo 2013, ma nel mirino ci sarebbero una quindicina di dirigenti che non avrebbero garantito un servizio efficiente. Anche ieri la capogruppo Pd Carmela Rozza ma criticato la «mancata trasparenza sulle assegnazioni e sul patrimonio di case sfitte», l'«impossibilità di capire con questa convenzione i costi unitari per servizio» e infine «persino le occupazioni abusive negli ultimi due mesi sono aumentate, da due anni non ricevevo tante proteste da parte degli inquilini, soprattutto a Quarto Oggiaro e Giambellino-Lorenteggio». Ma rumors dicono che Aler sia pronta allo scontro frontale. Basta rinnovi di sei mesi in sei mesi, se il Comune intende mettere a gara il servizio, si accomodi. La sintesi. Nel cda che si riunisce venerdì, invece dell'azzeramento dei vertici e dirigenti i consiglieri potrebbero respingere al mittente l'offerta del Comune di continuare a gestire (a certi patti) la gestione del patrimonio. L'azienda da contratto dovrebbe comunque continuare il servizio fino a giugno, per permettere a Pisapia di indire velocemente una gara. Sarà una forzatura per ottenere subito il rinnovo pluriennale? Oggi Aler mostra le carte. In ballo ci sono i dieci milioni di contratto di servizio all'anno versati dal Comune ma l'appalto totale ammonta a 72 milioni se si aggiungono i versamenti per manutenzioni e altre spese di servizio.
Per denunciare un «allentamento» dei controlli anti-abusivi, dopo le numerose proteste del quartiere la capogruppo Pd due giorni fa si è recata in sopralluogo nel dedalo di immobili popolari tra via Giambellino 141 e 146, piazza Tirana e via Segneri. «Sei nuove occupazioni solo nell'ultimo mese, e almeno altre quattro sono fallite per intervento degli inquilini». Ma «è indecente anche la condizioni in cui, specie in via Segneri, vivono i residenti regolari. I balconi sono puntellati, quindi a rischio».
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