Ha il figlio malato e chiede meno rumore. Aggredita col bimbo dall'occupante rom

La donna è ricorsa al pronto soccorso, dieci giorni di prognosi e collare

Ha il figlio malato e chiede meno rumore. Aggredita col bimbo dall'occupante rom

Dieci giorni di prognosi e collare. «Aggressione da parte di persona nota con trauma contusivo ginocchio destro e dolori al collo, cervicalgia e cefalea» è scritto nel verbale del pronto soccorso dell'ospedale Galeazzi a cui è dovuta ricorrere venerdì scorso una donna di circa trent'anni, mamma di due bimbi piccoli, dopo l'aggressione subita (mentre aveva il bambino in braccio) sul pianerottolo di casa da parte della vicina, una rom che occupa abusivamente con marito e due figli l'alloggio in un caseggiato popolare della Bovisasca. Alcuni componenti sarebbero persino agli arresti domiciliari nella casa occupata, ma non si preoccupano di consumare droghe negli spazi comuni del palazzo, di terrorizzare i condomini, di usare la forza con giovani mamme colpevoli di aver chiesto di fare meno rumore la sera perchè il bimbo malato non riesce ad addormentarsi. La paura è tanta e la donna preferisce rimanere anonima, per non subire ritorsioni, lo stesso film delle Case Bianche di via Salomone o in via Bolla dove il racket si regge anche sulle minacce contro chi prova a ribellarsi. La mamma che in questi giorni indossa il collare dopo le percosse è stanca di sopportare, spera che almeno questa volta gli abusivi vengano allontanati. La presidente del comitato Milano Sicura, Sabrina Geraci pubblica su Facebook un'immagine con il volto coperto della donna, spunta il collare. «Questo è il risultato per avere semplicemente chiesto ad un vicino di casa occupante abusivo rom di non fare rumore perchè il bambino è malato. Il fatto è stato denunciato alla polizia e ad Aler ma al momento tutto tace» accusa Geraci, che a nome «dei tanti inquilini regolari delle case occupate che subiscono situazioni simili» dice che «una cosa simile non è ammissibile, le forze dell'ordine devono intervenire in questi quartieri prima che la situazione degeneri». Cita ad esempio «il sottoscala di via Jacopino da Tradate 8 occupato da tre immigrati, tutti lo sanno, i condomini vivono con la paura a casa propria e le istituzioni stanno ferme. Intanto migliaia di famiglie sono in lista d'attesa per un alloggio».

É «l'ennesimo episodio di violenza che si consuma nelle periferie milanesi ormai abbandonate dal sindaco e dalla sua giunta - attacca il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi -. Gli abusivi vengano identificato e sgomberati subito».

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