Hanno vinto scudetto e Coppa Italia ma ai campioni di cricket manca la "casa"

Il club milanese chiede al Comune di utilizzare un'area del centro Saini

Hanno vinto scudetto e Coppa Italia ma ai campioni di cricket manca la "casa"

Doppietta. Il 23 luglio il «Milan Kingsgrove Cricket Club», la squadra di cricket della città, ha conquistato il suo terzo scudetto in 4 anni e una decina di giorni fa ha vinto pure la Coppa Italia. La squadra giovanile under 13 si è piazzata al secondo posto nel campionato italiano. Peccato che ad oggi il team multietnico non abbia un posto per allenarsi e giocare le partite in città. Un problema che il delegati regionale della Federazione italiana cricket, Claudio Gallo, ha già sottoposto varie volte al Comune, anche nell'incontro dell'assessore allo Sport Roberta Guaineri a metà ottobre con i neo-scudettati. Gallo riferisce che il cricket in Italia «ha tassi di crescita elevati anche per l'arrivo continuo di persone provenienti dal bacino asiatico» dove questa disciplina è molto diffusa fin dalla scuola, nel team milanese ci sono giocatori che arrivano da India, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka, Afghanistan. La federazione ha chiesto di adeguare la cosiddetta «area lanci» del centro sportivo Saini di via Corelli, oggi in disuso. «Basterebbe installare reti di protezione tipo baseball e sistemare il terreno, lo spazio potrebbe ospitare gli allenamenti del Milan Kingsgrove Cricket Club ma anche altre squadre vicine o altre discipline». A cricket si gioca prevalentemente d'estate, da aprile a ottobre, il campo potrebbe essere usato per i campionati invernali della Federazione italiana di Atletica leggera, per il tiro dell'arco o altro. La spesa si aggirererebbe intorno ai 30mila euro, sostenibili per MilanoSport che è proprietaria dell'impianto, meno per i cricket che oggi è disciplina sportiva associata (Dsa) e non federazione sportiva nazionale (fsn), differenza non da poco perchè in questo modo non può ricevere contributi elevati dal Coni, ma non può compiere il «salto» finchè non ha una sede per allenarsi. Tecnicismo che lega le mani anche al Comune. L'assessore ha ribadito che gli spazi pubblici possono essere assegnati direttamente sono a certe federazioni, le associazioni devono partecipare a bandi. Nel caso specifico poi è in corso la trattativa per trasformare il centro Saini nella cittadella olimpica del Coni.

Guaineri farà presente la necessità al Coni e non esclude che potrà essere accolta, in ogni caso si è presa in carico la richiesta per studiare delle possibili soluzioni. Per il capogruppo di Fi Gianluca Comazzi è «incredibile che il Comune non sia capace di trovare spazi per i campioni d'Italia, eccellenza della città».

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