Se si volesse cercare una linea conduttrice per unire tutti gli spettacoli della ricca rassegna di danza contemporanea Milanoltre - che si svolgerà da oggi al 7 ottobre al Teatro Elfo Puccini - questa linea comune non sarebbe certo tematica: «Abbiamo notato, semmai, che la maggior parte degli spettacoli, quest'anno, sono al femminile» dice Rino De Pace, direttore artistico del Festival, nonché il suo stesso ideatore (ha contribuito anche alla nascita e allo sviluppo del Festival AddaDanza , e, dal 1999 al 2010, ha curato per La Biennale di Venezia il settore Danza Musica e Teatro). «Non solo perché le interpreti sono in maggioranza ballerine –specifica De Pace (questa non sarebbe certo una novità)-, ma perché anche le coreografie maschili hanno una sensibilità di stampo più femmineo».
Venti titoli, di cui sette prime nazionali e due prime assolute («Unraveled Heroes» di Fattoria Vittadini, 28 settembre, ore 21 e «Hey», della Compagnia MK il 5 ottobre, ore 21), per lavori che provengono da Francia e Canada oltre che dall'Italia e unificabili non una comunanza di temi, quindi, ma di modi d'intendere la danza da un lato, e di analizzare la vita stessa dall'altro.
Basti pensare che nel lavoro del coreografo tunisino Radhouane El Meddeb dal titolo «Au temps ou les Arabe dansaient...» quattro uomini balleranno la danza del ventre (il lavoro riprende il mondo di orpelli e lacche dei telefilm arabi degli anni '40-'70 e riflette sul fatto che «quegli anni di gloria appaiono come l'epicentro degli scossoni che arriveranno»).
Quanto all'attenzione, tutta femminile, di investigare per poi tradurre in gesti le numerose sfaccettature dell'animo umano, è riscontrabile in diversi lavori: dallo spettacolo «Complexe des genres» della coreografa canadese Virgine Brunelle, che apre il Festival e il focus sul Quebec il 21 e 22 settembre affrontando il problema delle relazioni interpersonali e del ritrovamento della propria identità attraverso queste, fino alla Lady Macbeth della Compagnia Simona Bucci, che il I ottobre in «Enter Lady Macbeth» indagherà il tema del potere e del suo esercizio con un approfondimento sul personaggio shakespeariano creato da cinque danzatrici che ne approfondiscono ciascuna diverse caratteristiche.
Il focus Italia è dedicato a Michele Di Stefano, Leone d'Argento alla Biennale di Venezia/Danza del 2014, e ad MK, la compagnia da lui fondata nel 1999 a Roma: «Giuda», ad esempio, che sarà in scena il 6 ottobre, per la
coreografia di Di Stefano vede MK confrontarsi con il Tempo e la lotta contro la ripetizione, la condanna che tutto sembri già scritto. (Info. Teatro Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33. Tel. 02-00660606, www.milanoltre.org)- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.