I Blu senza sponsor e pista: l'hockey alza bandiera bianca

Lo squadra che ha vinto titoli e campionati rinuncia alla Serie A Il presidente: «Un anno di riflessione, Comune e Regione ci aiutino»

C'è sport e sport ma alla fine, forse, c'è solo il calcio. E per quelli ingiustamente definiti «minori» non tira un bella aria. Crisi, sponsor che scappano, affitti delle strutture che pesano come macigni sui bilanci e non sempre porte aperte da parte delle amministrazioni rendono difficile vivere e sopravvivere. Così a molti non resta che alzare bandiera bianca. Nonostante alle spalle ci siano movimenti giovanili floridi. Nonostante nelle bacheche ci siano coppe e titoli che raccontano un pezzo di storia sportiva di questa città. Nonostante ci sia la voglia intatta di non mollare e di andare avanti. Però va così. E allora fa davvero male dover registrare per la prossima stagione l'addio alla serie A dell'Hockey Milano Rossoblu. Che si spera sia solo una fermata provvisoria, un arrivederci in vista del nuovo progetto, «Milano Hockey 2016», che coinvolga le istituzioni in un «Rinascimento dell'hockey milanese». Ad annunciarlo è il presidente Ico Migliore: «La società il prossimo anno non si potrà iscrivere alla massima serie- spiega- Ma non rinuncia. Abbiamo bisogno di tempi più lunghi per poter realisticamente pianificare e raggiungere nuovi traguardi». Quindi il prossimo anno sarà serie B. Cercando di far quadrare i conti e investendo più risorse nel settore giovanile con un progetto di borse di studio, anche multidisciplinari. «Il progetto- spiega Migliore- è di portare 1000 ragazzi ad avvicinarsi al nostro sport nel prossimo anno». Un anno sabbatico in attesa di ripartire. Almeno si spera. «Chiediamo a Comune di Milano e Regione Lombardia di essere registi e coordinatori di un Rinascimento dell'hockey in tutta la Città Metropolitana con la collaborazione di aziende e imprenditori disponibili a investire sui valori dello sport, sulla crescita di tanti giovani e sulle sinergie che si potranno realizzare guardando anche oltre le balaustre». Progetti e passione. Quella dei tifosi milanesi che in tutti questi anni non hanno mai abbandonato la squadra e che restano un piccolo patrimonio da conservare. Però per non perderli serve qualcuno che scommetta sullo sport. Quindi le richieste alle istituzioni: «Al Comune di Milano e alla Regione Lombardia - spiega il Presidente rossoblu - chiediamo tempi più rapidi per individuare un luogo che ci consenta di realizzare in pochi mesi, non in anni, una pista per le giovanili, di supporto agli impianti esistenti per la prima squadra. E perché non pensare all'area dove oggi si svolge Expo?». Ma al di là dei progetti l'Hockey Milano che va fuoripista è una sconfitta per tutti. «Da uomo di sport e da tifoso- dichiara l'assessore allo sport lombardo Antonio Rossi- spiace apprendere che una società così importante sia costretta a rinunciare alla serie A non per demeriti sportivi, ma per difficoltà economiche. È impellente la necessità di valutare la realizzazione di una pista per le giovanili nell'area di Expo. Il presidente Maroni aveva già indicato quest'area per una cittadella dello sport con un palazzetto del ghiaccio polifunzionale e una piscina olimpionica». E sulla stessa linea è anche l'assessore allo sport comunale Chiara Bisconti: «Da parte nostra - spiega- abbiamo sempre aiutato la squadra e continueremo a farlo.

Faccio mia questa richiesta e la rivolgo alle tante aziende del territorio che potrebbero darci una mano, così come abbiamo fatto per altre discipline sportive. Il problema dell'impianto resta ma per il prossimo futuro va visto guardando alla città metropolitana».

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