I carabinieri smantellano il «drive in» della droga

Il «drive-in» della droga era organizzato con un call center per raccogliere le ordinazioni e una centrale di distribuzione lungo le strade provinciali intorno a Milano: bastava accostarsi ai bordi e un pusher, che rientrava subito dopo a nascondersi fra le spighe di granturco, portava la sostanza all'acquirente. L'organizzazione, scoperta dai carabinieri della stazione di Trezzano sul Naviglio coadiuvati dai militari della compagnia di Corsico, ha portato a 18 misure cautelari (14 in carcere, 4 ai domiciliari) eseguite l'altra notte. I capi erano undici marocchini, mentre sette italiani avevano ruoli «operativi», cioè tagliavano la droga nei cascinali in campagna e la distribuivano, oppure facevano da «navette».

Le prime segnalazioni ricevute dai militari di Trezzano sul Naviglio descrivevano proprio la «coda» - in qualche caso si sono verificati anche incidenti - che si formava soprattutto nel weekend lungo le provinciali: 60, anche 80 clienti al giorno, fino a 120 in una settimana per un giro d'affari che muoveva decine di migliaia di euro e almeno 1 chilo di stupefacente ogni 7 giorni.

Per scovare i pusher i carabinieri hanno dovuto salire sui trattori insieme ai contadini delle campagne circostanti, che hanno rischiato più volte di investire i malviventi mimetizzati nelle coltivazioni; la droga stessa veniva nascosta sottoterra o negli incavi degli alberi. Oltre 4 chili tra cocaina ed eroina di buona fattura e 30mila euro sono stati sequestrati: i prezzi variavano dai 60 euro al grammo per la coca, chiamata «bella» o «bianca», ai 20/25 dell'eroina, detta «brutta» o «nera».

I clienti erano di vario genere: dai «tossici» che arrivavano alla centrale di spaccio in bicicletta, ai professionisti in Porsche; la vendita non era solo di piccole quantità ma anche di medio taglio per essere rivenduta anche fuori dalla Lombardia, tanto che sono stati fatti blitz anche ad Alessandria, Biella, Pavia e Vercelli. Gli investigatori hanno definito questi spacciatori senza scrupoli: in un caso uno aveva con sé un bambino, altri chiedevano prestazioni sessuali in cambio di dosi alle donne che acquistavano.

RC

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