Alla conferenza stampa per lanciare la «Festa del torrone» in programma a Cremona dal 16 novembre: presente. Ha incassato invece attacchi trasversali - da comitati dei residenti, centrodestra e persino Idv e sinistra radicale - il forfait dell'assessore al Commercio Franco D'Alfonso, due ore prima, alla commissione convocata a Palazzo Marino per discutere dell'annoso problema dell'ingrosso in zona Sarpi. Non pervenuto l'esponente della giunta. Ma nemmeno il dirigente di Settore. A discutere ieri con i cittadini hanno mandato un funzionario che ha premesso immediatamente di avere solo «una competenza tecnica» sulla questione. Mentre la vicenda è squisitamente politica. Già la commissione era anticipata da un'infuocata lettera di ViviSarpi al sindaco. Nel rush finale della campagna elettorale, era il 5 maggio 2011, Giuliano Pisapia aveva incontrato i residenti promettendo la rivoluzione e prendendosi applausi (e probabilmente voti. «Da Letizia Moratti negli anni solo parole mentre da parte mia - garantiva - c'è l'impegno a trovare nuove aree dove far traslocare i grossisti. É possibile ma in questi anni è mancata la volontà politica». Stesso posto, il 15 dicembre, oltre a Pisapia c'è l'assessore D'Alfonso che, ricorda il presidente di Vivisarpi Piefranco Lionetto, «ipotizza il trasloco in pochi mesi dei grossisti cinesi nell'area dell'Ortomercato». E la giunta promette l'istituzione di una ztl ambientale con telecamere per regolamentare il carico-scarico merci e ridurre il via vai di furgoni e carrellini abusivi. Le telecamere, aveva annunciato lo scorso 13 giugno l'assessore Majorino, dovevano accendersi il 31 ottobre. Ma nada, come testimonia il video girato dai residenti il primo novembre e pubblicato on line. Il trasloco ai mercati generali? Un'utopia. E il fenomeno dell'ingrosso non si arresta nonostante (in teoria) il divieto per legge imposto dall'articolo 28 del Pgt. L'ultimo caso è al civico 6 di via Sarpi, al posto di un'agenzia immobiliare l'ennesimo «solo ingrosso»: i cinesi ormai lo scrivono in vetrina senza temere conseguenze. I residenti hanno pronto l'esposto, ma rischia di fare la fine dei sei depositati a maggio per nuove attività all'ingrosso da inizio anno. Al 33 di via Sarpi ha aperto anche una discoteca.
Per evitare di ammettere che dopo un anno è tutto come prima, l'assessore si è defilato. «É un'assenza grave e una mancanza di rispetto verso i cittadini» lo accusano i capigruppo di Idv Grassi, della Sinistra x Pisapia Sonego, della Lega Morelli e il coordinatore Pdl Gallera. «Con noi D'Alfonso fa la primula rossa - attacca Lionetto - da inizio anno ha riunito il Duc Sarpi una sola volta e per parlare di movida all'Arco.
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