Ma i numeri dell'Esposizione restano un mistero

Il sindaco glissa in consiglio, cresce il fronte di chi chiede la commissione d'inchiesta

Maria SorbiGiuseppe Sala e Giuliano Pisapia si scambiano il cappello. Uno si prepara a fare il sindaco e l'altro parla come fosse il padrino di Expo. Il risultato però è sempre lo stesso: i numeri sui sei mesi di Esposizione non ci sono, nemmeno stavolta. Anche durante la sua relazione al Consiglio comunale, Pisapia non è entrato nel merito dei bilanci. Ha riportato dati di Assolombarda, di Sea, degli albergatori. Ma non ha comunicato i numeri che, invece, un socio di Expo (cosa che è il Comune di Milano) dovrebbe avere. «Con orgoglio possiamo dire che per Milano il bilancio dei sei mesi di Expo e dell'intero 2015 è positivo, malgrado i ritardi con cui la macchina è partita» è intervenuto Pisapia, chiamato a riferire sui dati economici e patrimoniali della società Expo dai consiglieri di opposizione e da quattro della maggioranza. Il sindaco ha spiegato come dei conti della società ha già riferito in commissione l'amministratore delegato e commissario unico, Giuseppe Sala: «Come sindaco parlerò di altro - ha detto - delle ricadute economiche e delle eredità dell'esposizione». Ed eccolo snocciolare cifre su quanti passeggeri atterrati a Malpensa sono andati ad Expo, su quante panchine sono state donate dal padiglione Germania, su quanto il turismo in città sia andato a gonfie vele (+22%). «Expo - ha concluso - è stata il frutto di un lavoro di squadra straordinario di cui Milano deve essere orgogliosa». Vero, ma la sua versione da «paese delle meraviglie» non è bastata. Tanto che si allarga il fronte dei consiglieri che hanno chiesto di indire una commissione d'inchiesta per bucare il silenzio sul vero bilancio di Expo. «Noi avevamo chiesto chiarimenti su dati economici, reddituali, patrimoniali e finanziari» ribadisce il vice del Consiglio comunale Riccardo De Corato. Il capogruppo di Forza Italia Pietro Tatarella chiede notizie sul debito Expo e a chi è in carico: alla società Expo o ad Arexpo? E poi pretende risposte sul soldi che Sala e Pisapia dicevano di aver tolto al progetto delle vie d'acqua per poterli utilizzare nel risanamento del Seveso. «Che fine ha fatto quell'impegno?». «Pisapia fa finta di difendere la città ma senza dire cosa non ha funzionato» denuncia anche il consigliere socialista Roberto Biscardini.

Tra gli interventi più duri quello di Anita Sonego, a capo del gruppo che dovrebbe sostenere Pisapia: vuole chiarimenti sui soldi investiti per far parlare di Expo, vuole capire meglio la questione delle deroghe agli appalti e del caso Eataly: «Perché - chiede senza ricevere risposta - Oscar Farinetti ha avuto uno sconto del 7% sulla percentuale (dovuta da tutti i ristoratori di Expo) sul totale degli incassi fatti?». E poi solleva la questione dei 6mila alberi, costati 716 euro l'uno, e chiede chiarimenti sugli introiti andati alla società Mantovani.

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