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I pacchi? Atterrano in 24 ore Malpensa rilancia la logistica

Nel 2018 sarà pronto il nuovo polo. Investiti 90 milioni di euro Oggi nello scalo transitano oltre 500mila tonnellate di merci

Paolo StefanatoDhl Express, corriere espresso appartenente al gruppo Deutsche Post (55 miliardi di ricavi) aumenta il suo impegno nello scalo di Malpensa: grazie a un accordo con la Sea, realizzerà entro il 2018 un nuovo polo logistico da 46mila metri quadrati del valore di 90 milioni. L'annuncio è stato dato ieri dai vertici delle due società, i lavori cominceranno entro l'anno per concludersi nell'arco di 18 mesi. L'obiettivo di Dhl è triplicare l'attuale capacità di movimentazione, mentre per Malpensa si tratta di uno sviluppo ulteriore del trasporto merci, i cui indicatori sono in costante crescita: lo scalo nel 2015 ha lavorato 500 mila tonnellate di merci, il 9% in più rispetto all'anno prima, e si posiziona come il sesto aeroporto europeo in questo settore e il primo in Italia, con una quota del 60% sul totale nazionale. Dhl, che attualmente occupa a Malpensa 27mila metri quadrati, si propone di investire nel nostro Paese 350 milioni nei prossimi cinque anni. Giulio De Metrio, direttore generale della Sea, nell'illustrare l'importanza complessiva dell'attività cargo per l'aeroporto, ha sottolineato due temi: le merci, poiché viaggiano per un terzo nelle stive degli aerei di linea, hanno un effetto di trascinamento anche nello sviluppo del traffico passeggeri; in secondo luogo, il commercio elettronico in Italia, che cresce a due cifre e che muove 15 miliardi di euro, vale ancora un terzo della Francia e a un quinto della Gran Bretagna. Il presidente della Sea, Pietro Modiano, ha dato un interessate ordine di grandezza: una volta completato, il nuovo impianto di Dhl varrà, in termini economici, l'equivalente di un milione di passeggeri, che a loro volta corrispondono a 500-1.000 occupati, diretti e indiretti. Oggi Dhl Express Italy ha la sua base principale a Bergamo, con 26 voli al giorno, rispetto ai 6 da Malpensa; nel 2018, a regime, i voli da quest'ultimo scalo dovrebbero quadruplicare. Oggi dai due scali e dagli altri aeroporti italiani partono ogni giorno 60-65mila colli al giorno, e più o meno altrettanti ne arrivano; il peso medio è di 7-8 chilogrammi. Nell'organizzazione Dhl, la prima destinazione dall'Italia è l'hub di Lipsa, dal quale vengono raggiunti 220 Paesi. La forza di un corriere espresso come Dhl è la rapidità: in 24 ore è possibile effettuare una consegna in tutto il mondo. Come spiega l'ad della società italiana, Alberto Nobis, l'85% della clientela è business, il 15% è costituita da consumatori finali. Si serve di un corriere espresso chi è interessato alla velocità per quei beni il cui valore è strettamente legato al fattore-tempo. Esempi: materiale medico salvavita, prove diagnostiche di istituti di ricerca, valvole cardiache, ricambi per macchine industriali, documenti che necessitano di firma originale, elettronica, componenti e anche motori di auto di gran pregio (Ferrari è uno dei nostri migliori clienti). Già si trasportano tartufi, mentre vino e cibo italiani sono oggetto di un programma di espansione a breve.

Quanto al mondo dei privati, un anello debole è sempre la consegna finale (se la portinaia è a bere il caffè, addio pacco!), ragione questa che ha indotto Dhl a creare una rete di esercizi affiliati (negozi, bar, edicole) sui quali appoggiarsi: oggi sono già 950, entro il 2017 raddoppieranno.

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