I sogni a portata di mano per la metà dei lombardi

La crisi non uccide i desideri per un cittadino su due Si riesce a cambiar casa, ristrutturarla o comprare l'auto

I sogni a portata di mano per la metà dei lombardi

Alice nel paese delle meraviglie ha 65 anni. Oggi i sogni si realizzano avanti negli anni e per questo la parola chiave per il 2015 è: stabilità. Questa è la combinazione con cui gli italiani e i lombardi aprono la cassaforte dei desideri di domani, e domani non è solo un altro giorno, bensì un altro anno. Nonostante crisi, bombe di pioggia e esondazioni, ecco qui il 2014 in breve, i cittadini milanesi e lombardi non hanno smesso di credere all'impossibile, visto che il 50% di loro dichiara d'essere riuscito a realizzare i propri desideri e la percentuale cresce man mano che cresce l'età, tanto che i tra i sessantacinquenni sono ben il 78% quelli che si dichiarano realizzati, tra i 50 e 60 anni la percentuale scende al 45%, arriva al 40% per le persone tra i 36 e i 50 anni e addirittura al 38% per quelle sotto i 35.

Un lavoro, una relazione stabile, una famiglia sono i primi obiettivi del 2015 e pare che la crisi abbia portato in tanti un desiderio di maturità, una voglia di uscire dall'eterno atteggiamento adolescenziale imperante nel recente passato. Maturità nei sentimenti e nelle relazioni, voglia d'incontrare l'anima gemella: questi gli obiettivi più forti, mentre una famiglia lombarda su due dà le spalle al 2014 senza un sogno nel cassetto perché, nonostante il Seveso ce l'abbia messa tutta per annegare le illusioni, esse si sono realizzate. Nella lista dei desideri mancati per l'11 per cento delle persone c'è un viaggio con tutti i componenti della famiglia, ma coloro che non hanno potuto concederselo non se ne dolgono più di tanto, perché il sogno più gettonato resta sempre la casa da acquistare, da ristrutturare, da cambiare, una meta che non si è realizzata per il 10 per cento dei lombardi.

I capofamiglia sotto i 35 anni sono quelli che hanno dovuto fare le rinunce maggiori, tagliando in particolar modo le spese superflue legate allo svago fuori casa, abitudine che già dal cenone di San Silvestro si consolida visto che la maggioranza stasera festeggerà tra le mura domestiche raccogliendo familiari lontani e amici. Il 6% non è riuscito a cambiare l'automobile e il 7% avrebbe voluto avere più liquidità per dedicarsi allo shopping. Eppure i dati emersi dalla ricerca della Camera di Commercio di Monza e Brianza dicono che nel 2014 gli obiettivi concreti sono riusciti ad averla vinta sulla nefasta aria di recessione. Insomma, la schiuma dello spumante dietro le orecchie stanotte sarà ancora di buon augurio per tenere un «ritmo» che tutto sommato si chiude con un bilancio soddisfacente.

I lombardi più fortunati sono in ordine: bresciani, bergamaschi e milanesi, mentre quelli che hanno dovuto fare maggiori rinunce sono gli abitanti della Brianza e di Monza, dove coloro che hanno dovuto rinunciare alla casa nuova o rinnovata sono il 15 per

cento. Fiducia nel 2015? Sì, anche se molti giovani dichiarano di considerare sempre di più l'opportunità di emigrare all'estero, pur confidando nelle opportunità date da una Milano sempre più umanistica e meno tecnologica.

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