I sospetti di Fi sui nuovi dirigenti del Palazzo

I sospetti di Fi sui nuovi dirigenti del Palazzo

Dirigenti rimossi e nuove poltrone che si stanno (o si starebbero) scaldando in Comune a meno di un anno e mezzo dalla fine del mandato. Il capogruppo di Forza Italia Pietro Tatarella sta per depositare una serie di interrogazioni al sindaco e alla giunta per «liberare il campo dai sospetti» che si vogliano premiare o arruolare in corner gli amici e rimuovere invece quei funzionari che, «rifiutandosi giustamente di firmare atti che vengono contestati anche dalla Corte dei conti, possono risultare scomodi o fastidiosi». Tre vicende diverse che hanno sollevato nel centrodestra (quasi) le stesse perplessità. La prima potrebbe essere sciolta molto a breve. Dal 22 dicembre all'11 gennaio, quando tanti professionisti sono forse meno attenti al sito del Comune di Milano per via delle feste natalizie, Palazzo Marino ha lanciato il bando per cercare un nuovo dirigente responsabile della Comunicazione, una posizione che fa riferimento al gabinetto del sindaco e che finora è stata assunta ad interim da Maurizio Baruffi. Ma se con una recente delibera la giunta ha ordinato un contenimento delle spese del personale alle società partecipate (non escludendo passaggi diretti tra i vari enti in caso di necessità), mentre si avvicina la campagna elettorale evidentemente Giuliano Pisapia e giunta vogliono rinforzare la truppa dei pr pescando dall'esterno. Il nuovo dirigente sarà pagato circa 100mila euro all'anno, la commissione sta giudicando i curriculum ma Tatarella avverte che ha già «depositato a chi di dovere un nome e cognome per valutare a posteriori se si è trattato, come abbiamo la sensazione, di un bando cucito su misura».

Il capogruppo azzurro intende poi domandare alla giunta di centrosinistra se sia vero che il servizio di informazioni telefoniche 02.02.02 stia per essere trasformato in un vero e proprio settore ad hoc «con la creazione di nuove figure dirigenziali. Francamente mi sembrerebbe un pò strano a così poco tenpo dalla fine del mandato, a meno che non sia un sistema per arruolare gli “amici“ non ancora sistemati dal 2011».

Terzo caso: lo spostamento del dirigente del Personale Carlo Lopedote che si è rifiutato di firmare la determina per concedere il salario accessorio ai vigili, messa in dubbio giorni fa anche dalla Corte dei conti e dal collegio dei revisori. «Vogliamo capire la ragione del suo spostamento all'Avvocatura e del suo vice in un ufficio di Zona».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica