Expo non è nei tour europei

Dopo i timori sulle rotte, avanzati dal presidente di Enit Fidanza (Fdi) chiede di inserire l'evento nei pacchetti

Expo non è nei tour europei

Qualche giorno a Roma, un fine settimana sul lago di Garda o sulle scogliere irlandesi, un veloce tour di Parigi e un paio di giorni a Milano per visitare Expo. I padiglioni della fiera internazionale rientreranno a pieno titolo nei pacchetti turistici europei. A promuovere la visita all inclusive però non sono le agenzie di viaggio ma è il parlamentare europeo Carlo Fidanza (Fdi-Ppe), fondatore del comitato Euro Expo 2015 a Bruxelles.

In gioco c'è parecchio e il rischio di lasciarsi sfuggire il business dei turisti di Expo è alto. Fidanza sposa appieno l'allarme lanciato dal presidente dell'ente del turismo Enit Pierluigi Celli sulla mancanza di rotte e sull'urgenza di trovare vettori. Insomma, i turisti sono interessati all'evento ma non sanno come raggiungere Milano. Volano più facilmente su Parigi e Londra. Allora perché non proporre dei pacchetti predefiniti che comprendano anche Milano? Le voilà. «A Bruxelles - spiega Fidanza - stiamo lavorando per creare pacchetti turistici europei ad hoc per Expo 2015. Expo può diventare l'occasione per milioni di turisti extra Ue di visitare l'Italia e molte altre destinazioni europee. Stiamo lavorando per favorire i contatti tra operatori del turismo di diversi paesi europei».

La proposta parte dalla consapevolezza che il mercato turistico europeo «non si può spremere più di così». Bisogna quindi puntare sull'Oriente, Cina e Giappone in testa. «I cinesi - spiega Fidanza - tra le mete più ambite prediligono sempre l'Italia ma non sanno nemmeno dov'è. Vanno indirizzati». Non avendo una compagnia di bandiera forte e non riuscendo ad avere una buona copertura di voli diretti, l'unica via è fare squadra con gli altri paesi.

La task force Turismo della commissione europea trasporti sta anche lavorando a un progetto per agevolare i visti e per combattere la lentezza dei tempi e i costi troppo alti che potrebbero scoraggiare i turisti. «Presto arriveremo ai visti elettronici, abbattendo tempi e costi. Anche questa mossa renderà Expo più accessibile.

Altro nodo da risolvere per non fare figuracce sotto gli occhi del mondo: l'accessibilità ai disabili. Anche di questo si sta discutendo in sede europea e se ne parlerà anche in Fiera in un convegno organizzato per giovedì.

«Non dobbiamo solo pensare a strutture senza barriere architettoniche - spiega Fidanza - ma a formati web accessibile a sordi e non vedenti, postazioni per cani guida, ristoranti con menu speciali e squadre di volontari».

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