
« Che cosa ci ha l'Italia piu della Turchia / a parte corruzione mafia e pizzeria »: così la rock band Vallanzaska cantava nel lontano 2010 il suo sarcasmo per la vittoria di Milano su Smirne per la conquista dell'Expo. E si potrebbe al massimo dire che, come a volte capita agli artisti, avevano avuto una premonizione precisa su come sarebbe andata a finire. Ma ieri è Beppe Grillo a rilanciare sul suo blog, in chiave evidentemente polemica contro l'esposizione dell'anno prossimo, il brano dei Vallanzaska. E la cosa rischia di suscitare più di una polemica a causa di un dettaglio: da qualche giorno esiste anche un video della canzone, e come ospite la band ha Renato Vallanzasca. Il «bel Renè», il bandito prluriomicida da cui ha preso il nome («Ma non voleva essere un omaggio alle sue imprese, semplicemente un gioco di parole visto che facciamo musica ska») e che ora compare non nel video ma nella colonna sonora, con un paio di interventi audio, registrati in studio. «E poi li abbiamo mixati nel pezzo al posto degli assolo strumentali», racconta il cantante Davide Romagnoni.
Poche parole, quelle pronunciate dall'ex boss della Comasina col sottofondo di bassi e batterie, ma anch'esse assai critiche nei confronti dell'Expo: «Soldi a palate, affari, business...Ma per chi? Altro che i miei lavoretti, queste sì che sono rapine con i controcazzi, e ve lo dice uno che se ne intende», brontola Vallanzasca. Un pugno nello stomaco che porta a chiedere: è fuori luogo utilizzare un criminale di lungo corso in una canzoncina socialmente impegnata? O la creazione artistica ha delle libertà che lo rendono accettabile? Ma a complicare la faccenda c'è il fatto che «Expo 2015» dei Vallanzaska sia finita dritta dritta sul blog di Beppe Grillo, da sempre acerrimo avversario dell'esposizione milanese, che in un commento sembra sposare l'argomentare del «bel Renè». «Cosa direbbe Renato Vallanzasca, il più famoso rapinatore italiano di tutti i tempi, se potesse commentare il giro d'affari e malaffari che hanno acceso la cronaca giudiziaria su Expo 2015?», chiede il leader del Movimento 5 Stelle.
I Vallanzaska evitano di farsi trascinare nella polemica, «noi facciamo i musicisti e l'importante per noi è che il nostro lavoro arrivi a più orecchie possibili», dice Romagnoni. «L'idea della canzone sull'Expo era nata quasi per caso, canticchiando sull'aria di Sex Bomb di Tom Jones. Poi, al momento di girare il video, visto che Vallanzasca era libero gli abbiamo chiesto se aveva voglia di farsi tirare dentro al progetto», d'altronde «che Vallanzasca abbia commesso dei gravi delitti ci è chiaro, ma pensiamo anche che dopo quarant'anni di carcere sia un uomo».
Che l'Expo
andasse a finire in un valzer di stecche, forse era una previsione facile. Meno prevedibile era piuttosto che Vallanzasca nel frattempo tornasse in galera per un furto di mutande: verrà processato il prossimo 10 ottobre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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