La quasi unanime disapprovazione per la scelta di piantare palme e banani in Piazza Duomo, ma ieri l'assolutamente decisa condanna da destra a sinistra dell'inqualificabile gesto di chi nella notte tra sabato e domenica ha avuto la sciagurata idea di incendiarne tre. «Ora la polizia locale arriverà rapidamente ai nomi dei responsabili», assicura l'assessore alla Sicurezza del Comune Carmela Rozza dopo che gli investigatori della polizia municipale guidati dal comandante Antonio Barbato hanno acquisito le immagini delle telecamere che inquadrano i responsabili che scappano proprio mentre divampano le fiamme.
«Mi piacerebbe trovare il colpevole e mandarlo a curare e ripulire tutte le aiuole della città per un annetto, sperando di insegnargli il significato di rispetto e di bene comune», la reazione di Elena Grandi, vicepresidente del Municipio 1 con delega al Verde. Dopo il sopralluogo, l'assessore comunale a Urbanistica e Verde Pierfrancesco Maran parla di «un gesto vile, gli imbecilli però perdono sempre e l'effetto sarà che i milanesi si affezioneranno ancora di più alle palme». Nel frattempo, racconta, «il via vai continuo di turisti e curiosi che le fotografano non si interrompe». Senza mezzi termini anche la condanna della consigliera comunale e vicepresidente dei deputati di Forza Italia Mariastella Gelmini: «Siamo tra coloro che pensano che i milanesi abbiano di meglio da pensare che alle palme. L'operazione dell'amministrazione ha fatto felice (grazie alle paginate sui quotidiani e al web) lo sponsor. Criticare va bene, ma ricorrere alla violenza è stupido e criminale. Alla fine sarà il Comune a rispondere delle proprie scelte, compreso il fatto che la piazza è abbandonata all'accattonaggio di ogni genere, completamente priva di forme accettabili di arredo e di accoglienza per i turisti. Della violenza invece sono chiamati a rispondere i responsabili e chi scambia la critica democratica con una crociata».
Tranchant anche il commento del governatore Roberto Maroni. «La Milano del buon senso boccia senza appello le palme in piazza Duomo. Ciò ovviamente non giustifica il vandalismo dei soliti cretini». E questo dopo che proprio sabato c'era stata una civile manifestazione di dissenso dei militanti della Lega che guidati dal capogruppo in consiglio comunale Alessandro Morelli avevano distribuito banane per «protestare contro l'africanizzazione di Milano». Seguita da quella altrettanto non violenta organizzata con bandiere e striscioni dai militanti di Casa Pound. Apostrofati, invece, in modo incivile e violento dal segretario del Pd che definisce i manifestanti «sacchi di immondizia». Non proprio un bell'esempio di scambio di seppur divergenti opinioni.
Tornando alle reazioni al vandalismo e rimanendo nel territorio del Pd, da registrare il consigliere Filippo Barberis che parla di «atto indegno per la nostra città, forse sarebbe il caso di abbassare un po' i toni tragicomici delle proteste», mentre per i grillini del Movimento 5 stelle parla Simone Sollazzo. «Abbiamo espresso la nostra contrarietà alla scelta di piantare le palme, ciononostante non possiamo che condannare l'atto vandalico. Gesti come questi fanno sempre male e sono contrari a valori fondamentali quali rispetto e senso civico».
Per Fabrizio De Pasquale (Fi) «i vandali e gli scemi vanno condannati senza alcun distinguo, speriamo anzi che oltre a essere sommersi da dichiarazioni di sdegno, i responsabili vengano subito identificati e puniti. Ci domandiamo anzi come sia possibile che nel luogo più sorvegliato e monitorato di Milano, si possa impunemente dar fuoco e poi allontanarsi senza che le forze di sicurezza intervengano».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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