Anche i «predatori» di turisti soffrono il caldo. Al pomeriggio si piazzano all'ombra delle palme in piazza Duomo, le famose aiuole sponsorizzate da Starbucks, e il motivo è semplice: le piante ingiallivano e da giugno i vivaisti ci hanno montato i nebulizzatori d'acqua. Peccato che la scelta di prendere il fresco in un punto fisso si stia rivelando un boomerang: gli agenti in borghese tengono più facilmente d'occhio i loro movimenti, e li bloccano in flagrante. Contro i venditori abusivi di braccialetti della fortuna che troppo spesso si trasformano in scippatori si è scatenato un vero e proprio placcaggio da parte della polizia locale. Da un mese il Comando di zona 1 ha messo in campo dodici agenti per turno (la metà girano in abiti civili per rendere più efficace tutta l'attività di ispezione) a cui si aggiungono i sei in servizio, sempre in divisa, in orario serale fino a mezzanotte. Una trentina di vigili al giorno concentrati su questo fenomeno che gli stessi definiscono «odioso». E a loro si aggiungono i dieci operatori per turno dell'Unità antiabusivismo. Ma è una caccia infinita e lo sanno bene, tanto più che anche in questo caso se gli stranieri vengono fermati nella maggior parte dei casi o i giudici non convalidano l'arresto o al massimo si passano una notte in cella e il giorno dopo sono di nuovo liberi di trovare altre prede. E «le scelgono accuratamente» raccontano gli agenti: turisti, ragazze solo, persone che possono opporre meno resistenza. Perchè la vendita del braccialetto è un «di cui», molti cercano di infilare la mano nella borsa della malcapitata per estrarre il portafogli, c'è chi si offre di fare una fotografia col cellulare e poi lo trattiene finchè la vittima non sgancia dei soldi per riaverlo, chi «usa toni molto minacciosi per ottenere che i turisti comprino la merce, si arriva a casi di vera e propria estorsione, si sta arrivando ad atteggiamento molto aggressivi». Per questo l'attenzione ad un fenomeno considerato pericoloso dalla polizia locale si sta rafforzando e i controlli vengono effettuati anche in borghese. Le zone sotto sorveglianza sono ovviamente piazza Duomo, la Galleria, corso Vittorio Emanuele. Questi soggetti, spiegano gli agenti dell'antiabusivismo, «preferiscono operare in gruppo, soprattutto alle uscite della metropolitana o in altre strettoie architettoniche e - ripetono - non accettano passivamente una semplice offerta libera come dichiarano una volta colti sul fatto, ma pretendono denaro fino ad arrivare a porre in essere vere e proprie estorsioni al danno sopratutto dei soggetti che notano più deboli».
Ed è un commercio organizzato. Il 13 luglio ad esempio i ghisa hanno individuato un nordafricano con oltre 4mila braccialetti nascosti nello zaino, «era sicuramente addetto al rifornimento degli altri connazionali presenti in zona».
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