Cronaca locale

I vigili: "Multe col tablet? Sono un colpo basso..."

Chi è punito è ignaro e paga anche la notifica. "Non siamo i gabellieri di Palazzo Marino"

I vigili: "Multe col tablet? Sono un colpo basso..."

Vigili sul piede di guerra. Di nuovo contro il comando e l'amministrazione - che a furia di colpi bassi agli automobilisti ignari - rischia oltre a essere sommersa dai ricorsi, anche a rovinare la reputazione stessa dei ghisa. Nel mirino il sistema di multe con i tablet che permette di comminare le sanzioni in digitale, senza lasciare notifica. Una volta schiacciato l'invio l'agente non può più fare nulla, nel caso in cui arrivi il conducente a contestarla, come previsto dalla legge. Le sanzioni hanno una funzione educativa, e i vigili hanno la possibilità di interagire con i cittadini. In questo modo non è possibile.

Il risultato? L'automobilista multato non lo sa finché non gli arriva la sanzione a casa: duplice il danno. Si trova costretto a pagare in media 14 euro della notifica che magari avrebbe risparmiato pagando la sua multa entro i 5 giorni e rischia di reiterare l'errore. Che in certi casi può essere veramente lieve come il parcheggio di un motorino in strada fuori dalle righe, ma non sulle strisce pedonali nè sugli scivoli o in nessun punto della strada che possa recare fastidio, intralcio o pericolo per i pedoni, le carrozzine o altri mezzi. Il problema è che senza saperlo parcheggerà la sua moto in questo modo potenzialmente per quasi un mese senza rendersi conto, fino al recapito della prima sanzione. La prima di una serie, ovviamente, un modo «scorretto» da parte dell'amministrazione, che sta portando avanti un campagna anti auto piuttosto smaccata, per fare cassa. Da recuperare infatti 30 milioni di euro con oltre 3 milioni di multe, stando alle dichiarazioni di Palazzo Marino. Per la precisione nel bilancio di previsione 2020 è stimato un incasso di 285 milioni a fronte di un assestato 2019 di 259 milioni. Ecco, come farlo? Il comando ha dato delle direttive ben precise: alcune pattuglie in straordinario devono produrre sanzioni. Come? Oltre al centro, la zona più facile per «beccare» automobilisti indisciplinati, anche alcuni «assi» specifici cioè itinerari noti per essere afflitti dalla sosta selvaggia o dalle auto in seconda fila, come Brera, i Navigli, l'Isola dal giovedì alla domenica sera. Un modo per dissuadere certi comportamenti, ma che con questo sistema rischia di essere solo uno strumento per fare cassa. Anche perché vengono eliminati progressivamente i parcheggi e si è aumentato il biglietto dei mezzi.

Il discorso dei vigili è semplice: «Noi siamo inflessibili con i comportamenti pericolosi e scorretti, ma bisogna applicare buon senso e priorità. Non è pensabile multare a tradimento qualsiasi mezzo, applicando in maniera pedissequa il codice della strada» attacca Daniele Vincini, segretario regionale del Sulpm . I ghisa milanesi, considerati la migliore polizia locale d'Italia, sono preoccupati della loro reputazione: «Saremo odiati sempre di più dai cittadini che si sentono solo bersagli da colpire.

Il nostro lavoro non può limitarsi a fare multe per divieto di sosta, e noi non siamo in strada solo per questo, abbiamo altri compiti e ruoli e non ci stiamo a passare come gabellieri del Comune».

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