Inascoltati dal Comune ed esasperati i residenti scendono in piazza coi gazebo

Inascoltati dal Comune ed esasperati i residenti scendono in piazza coi gazebo

I cittadini e i commercianti che vivino e lavorano nei dintorni di corso Indipendenza non ne possono veramente più degli sbandati e dei clochard che ogni giorno, a qualunque ora, bivaccano nei giardinetti della zona. Così, inascoltati dal Comune, hanno deciso di organizzare un presidio per gridare ancora una volta tutto il loro disagio. Ieri mattina, nella speranza – almeno questa volta – di attirare l'attenzione delle istituzioni su una parte della città ormai dimenticata. Perché sono ormai mesi che decine fra vagabondi, persone senza fissa dimora, ubriachi e rom utilizzano le panchine dei giardini di corso Indipendenza come una sorta di campeggio a cielo aperto. Trasformandoli in una zona franca nella quale, ormai, i cittadini del quartiere non possono più entrare. Gli appelli a Palazzo Marino sono continui, le risposte del tutto assenti. «La situazione è diventata davvero esplosiva, soprattutto all'angolo con via Kramer – conferma Leopoldo Michele Siegel, che nel consiglio di Zona 3 rappresenta la Lega Nord -. Qui non si tratta né di razzismo né di ideologia politica. Siamo di fronte a una parte di Milano dimenticata, del tutto fuori controllo. Una situazione nettamente peggiorata da quando a Palazzo Marino c'è Pisapia». Basta entrare negli spazi verdi per rendersi conto che l'allarme non è esagerato. Le panchine sono letteralmente prese d'assalto da persone che dormono, o che bivaccano, in attesa di poter consumare il pasto offerto dalla vicina Opera Pia San Francesco. Inutile dire che molto spesso le aiuole sono utilizzate come servizi igienici a cielo aperto. L'allarme è stato lanciato già qualche mese fa da Forza Italia, ma nel frattempo la situazione è addirittura peggiorata. Al punto da spingere residenti e commercianti a protestare pubblicamente. «I disagi sono tantissimi e, anche tenendo conto dell'Expo, questo non è certo un biglietto da visita positivo per la città - prosegue l'esponente del Carroccio -. Qualunque turista dovesse passare con un bus da quelle parti penserebbe di aver sbagliato nazione». Considerando che ormai mancano pochi mesi all'appuntamento, è facile intuire che le preoccupazioni siano molte. E riguardano anche la maggioranza in Zona 3. Il presidente, Renato Sacristani, si limita a liquidare la questione con un secco «no comment». Ma c'è chi ai giardinetti guarda con attenzione. Per esempio il delegato alla Sicurezza ed esponente del Pd Adalberto Muzio.

“Un po' di esagerazione da parte di chi lavora in corso Indipendenza c'è – afferma - bisogna tener presente che l'Opera San Francesco è una struttura enorme, che svolge un importante servizio pubblico, e che implica un certo via vai. Fatto sta che monitoriamo di continuo la situazione, e sono già stati effettuati diversi interventi da parte della polizia locale e delle forze dell'ordine. Terremo naturalmente conto delle proteste dei commercianti».

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