Due persone intossicate e 15 appartamenti inagibili per un incendio divampato l'altra sera in via Bardolino. I vigili del fuoco intervenuti in forze, hanno dovuto lavorare diverse ore per spegnere il rogo, causato sembra dal surriscaldamento della canna fumaria che ha poi innescato le fiamme al sottotetto interamente realizzato in legno.
L'allarme è stato lanciato attorno alle 22.30 all'interno del parco di Romano Banco, in via Bardolino 30, un ampio complesso di vecchie case di ringhiera disposte su due piani. Al secondo piano della scala D, dove abitano i coniugi G. A., 49 anni, e D. M., 44, era in corso una festicciola per il figlio che compiva 14 anni, a cui erano stati invitati anche diversi amichetti. E per dare più «calore» alla serata, il proprietario ha accesso il caminetto. Sembra però che la canna fumaria non abbia funzionato a dovere, si è surriscaldata innescando un incendio nel sottotetto realizzato con travi di legno.
Quando ci si è accorti del pericolo, il fuoco stava ormai correndo lungo tutto l'edificio. Sono arrivati i vigili del fuoco, con tutti i mezzi disponibili, fatti uscire dai distaccamenti di via Darwin, via Sardegna e piazzale Cuoco. Oltre a diverse ambulanze spedite sul posto dalla centrale operativa del 118. Sgomberati tutti i residenti sono iniziate le operazioni di spegnimento, proseguite poi fino a notte inoltrata. Alla fine il rogo è stato domato e i pompieri sono entrati nello stabile per compiere un primo sopralluogo. Dal quale è risultato che 15 appartamenti delle scale C e D erano inagibili, almeno fino a un nuovo e più approfondito esame.
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