Cristina Bassi
Il giorno dopo gli incidenti sulla metro Rossa i tecnici sono al lavoro per capire le cause delle brusche frenate che in due orari diversi hanno sbattuto a terra i passeggeri, una ventina dei quali sono rimasti feriti per fortuna in modo non grave. Anche il sindaco Beppe Sala è tornato sulla questione. «Mi rincresce per quello che è successo - ha dichiarato -. Chiederò chiarimenti ad Atm, per ora non ho riscontri. Atm mi pare che sia giudicata un'ottima società dal punto di vista del servizio che offre, però bisogna stare attenti a tutto».
Il nodo su cui si concentrano le indagini è il malfunzionamento del sistema di frenata automatica, che entra in funzione per sicurezza quando viene superata una certa velocità. E che però nei due casi di giovedì, come in alcuni altri durante quest'anno, per motivi ancora da stabilire sarebbe scattato in modo anomalo. Non ci sono per ora atti arrivati alla Procura, anche se è prevedibile che qualche ferito sporgerà denuncia nei prossimi giorni. Un'altra questione sul tavolo dei tecnici è quella delle intrusioni nelle gallerie della metropolitana, in teoria vietate ai non addetti ai lavori ma in pratica facilmente raggiungibili dalle banchine. È successo anche giovedì intorno alle 8, quando una ragazza è scesa sui binari a Loreto. Da qui l'interruzione dell'alimentazione sulla tratta, il ripristino dopo una decina di minuti e il problema con il blocco automatico. Il controllo sulle intrusioni nelle gallerie è affidato agli occhi elettronici monitorati dal personale (che infatti in questo caso ha dato l'allarme), ma non ci sono barriere efficaci né sistemi di allarme.
Il Comune corre ai ripari anche su un'altra vicenda di disservizi, quella dei tramezzini immangiabili rifilati alcuni giorni fa da Milano Ristorazione ai bambini delle scuole a causa di un'assemblea sindacale. Ieri c'è stato un incontro fra gli assessori Laura Galimberti (Educazione) e Cristina Tajani (Politiche per il lavoro), il direttore generale di Palazzo Marino Christian Malangone, i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori di Milano Ristorazione e l'amministratore unico dell'azienda Fabrizio De Fabritiis sul «pasto d'emergenza». Spiega una nota emessa dopo la riunione: «Le parti hanno convenuto sull'importanza della qualità del servizio, riconoscendo a pieno l'impegno di tutti nel raggiungere l'obiettivo comune della soddisfazione dell'utenza che ogni giorno riceve i pasti di Milano Ristorazione». Per il futuro: «L'incontro ha aperto una strada per gestire in prospettiva al meglio situazioni analoghe, nell'interesse dei cittadini e dei lavoratori, attraverso un impegno comune». Palazzo Marino si impegna a promuovere «un clima positivo di relazioni sindacali, fatta salva l'autonomia dei rapporti sindacali interni all'azienda».
Mentre Milano Ristorazione riaprirà il tavolo con le sigle per arrivare a breve a un risultato. Nel frattempo, mai più tramezzini? «I sindacati e i lavoratori si sono impegnati a verificare la possibilità di garantire un servizio di qualità anche nelle situazioni di emergenza».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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