Insediamenti abusivi a Milano: sos dallo scalo Porta Romana Tornano degrado e clandestini

A un anno dalla bonifica la zona è ancora in stato di abbandono. Fermo l'accordo tra Comune e Ferrovie sul progetto di riqualifica

Insediamenti abusivi a Milano: sos dallo scalo Porta Romana Tornano degrado e clandestini

Un anno fa era stato ripulito e sistemato. Ora all’ex Scalo di Porta Romana è tornato ad abitare il degrado. Sul lato di via Brembo è stato aperto un varco e il via vai di disperati alla ricerca di un tetto sotto cui dormire è ricominciato. L’enorme area dismessa svariati anni fa, si è nuovamente riempita di rifiuti, tutto è in stato di totale abbandono. Tra i binari si è andata accumulando a poco a poco cumuli di spazzatura, tutt’intorno è la più totale desolazione.
È uno scalo ferroviario dismesso. Abbandonato. Lasciato ormai da mesi nella più totale incuria. Un tempo qui si fermavano i treni merci. Ma da anni è inutilizzato. I vagoni merci sono stati dirottati su linee che passano al di fuori della città per lasciare «spazio» ai treni dei pendolari. Come Porta Romana altri scali merci in città sono diventati «ex»: si tratta di quello di Farini, Porta Genova, San Cristoforo, Lambrate, Rogoredo e Breda. Aree enormi che riguardano oltre un milione e 300mila metri quadrati di territorio di cui solo quello di Romana occupa 200mila metri quadrati. Un territorio vastissimo ancora attraversato dalla linea che da Milano san Cristoforo va verso Rogoredo e Lambrate. Da qui i treni passano e continueranno a funzionare.
Gli scali fanno infatti parte di un piano di riqualificazione che al momento è in attesa di un futuro. Col nome «riassetto urbanistico e potenziamento del sistema ferroviario milanese» Comune e Ferrovie dello Stato nel (lontano) 2007 avevano firmato un accordo che prevedeva la sistemazione di tutte le aree con una riqualificazione urbanistica che sarebbe dovuta servire anche come finanziamento per una serie di interventi tra cui il potenziamento e il miglioramento della mobilità milanese e in particolare del sistema ferroviario cittadino.
Ma col passaggio di giunta anche la riqualificazione degli ex scali merci deve essere ridefinita. Dalle Ferrovie fanno sapere che finché non sarà deciso il nuovo piano cittadino, la riqualificazione delle aree resta solo al livello di studio. Scalo per scalo, area per area viene passato al vaglio tutto il progetto. Intanto però il degrado torna a fare da padrone. Proprio un anno fa, a marzo scorso, era stato fatta una bonifica sostanziale di tutte le aree per una spesa complessiva di oltre 763mila euro, tutti a carico delle Ferrovie. Erano stati messi in sicurezza lo scalo Farini, Porta Romana e anche altri. A Porta Romana a gennaio scorso un intervento della Polfer e della polizia locale avevano sistemato i 32 mila metri quadrati dell’ex scalo. Anche allora tutta la zona era piena di rifiuti e vegetazione incolta. Una situazione che aveva favorito il degrado e anche l’insediamento di abusivi. Erano state chiuse le brecce nel muso che anche allora erano state fatte per consentire l’accesso a chi cercava un rifugio di fortuna. L’allora vicesindaco De Corato si era impegnato affinché specie gli scali più grandi fossero completamente risistemati. A novembre infatti era stato firmato un piano per sottrarre al degrado e alle occupazioni abusive alcune aree dismesse e edifici fatiscenti di proprietà delle Ferrovie. Un impegno che si erano accollate le Ferrovie e avevano fatto un grosso lavoro di pulizia nella zona sia di arbusti e vegetazione nata spontanea, e in questo modo anche scoraggiare e eliminare baracche e insediamenti abusivi. L’assessore alle politiche sociali Pierfrancesco Maiorino recentemente ha visitato lo scal. «A maggio era già in condizioni disastrate - sostiene - occupato da centinaia di persone. Ora la polizia locale segnala che ne sono rimaste una decina. Ciò non toglie che la situazione vada sistemata. Interverremo nei prossimi giorni», promette.
Gli ex scali merci non sono infatti piccoli appezzamenti di terreno.

Se infatti Porta Romana interessa una superficie di 200mila metri quadrati, l’ex scalo Farini si estende su 500mila metri quadrati, poi c’è S.Cristoforo su 100mila e Lambrate che riguarda un terreno di 50mila metri quadrati.

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