Insultò Matteoli dopo la morte Gori lo candida nella sua lista

Lo scorso dicembre avevano sollevato polemiche e anche richieste di dimissioni le frasi choc dell'assessore di Rozzano Stefano Apuzzo dopo la morte di Altero Matteoli

Insultò Matteoli dopo la morte Gori lo candida nella sua lista

Lo scorso dicembre avevano sollevato polemiche e anche richieste di dimissioni le frasi choc dell'assessore di Rozzano Stefano Apuzzo dopo la morte di Altero Matteoli. «L'ex ministro all'Ambiente? Un uomo di m.... mort e bbuon! Un ignorante di rara fattura» aveva scritto su Facebook. Ma a quanto pare l'ambientalista transitato in Liberi e Uguali e pronto a tradire i bersaniani sul terreno lombardo è il benvenuto nella lista civica Gori Presidente. Il candidato governatore del Pd (nella foto), che proprio ieri ha lanciato come capolista Giambattista Armelloni, presidente della Fondazione Enaip, responsabile organizzativo del Forum del Terzo Settore della Lombardia ed ex presidente delle Acli lombarde, candiderà anche Apuzzo per attirare i voti della sinistra ambientalista. Per ora incassa le critiche del capogruppo comunale di Forza Italia Gianluca Comazzi, in corsa per il consiglio regionale. «Apprendiamo - attacca - che Gori vuole candidare persino Apuzzo, che dopo la tragica morte dell'ex ministro Matteoli causata da un incidente stradale scrisse quelle frasi choc su Facebook. Già nel 2015 l'ex parlamentare dei Verdi aveva offeso la dignità dei risparmiatori finiti sul lastrico affermando che chi aveva investito i propri risparmi in Banca Etruria era un cojote».

Il fatto che Gori «sempre pronto a pesare le parole altrui e a fare la morale a tutti, accolga nella sua squadra l'autore di frasi così ciniche e meschine - continua Comazzi - la dice lunga sul modus operandi del Pd: smaniosi di vincere le Regionali imbarcherebbero chiunque, a dispetto persino della dignità».

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