Trenta milioni di euro per lo start up e il re start di impresa: i finanziamenti a tasso agevolato ammontano a 23 milioni, i contributi a fondo perduto a 7 milioni di euro. Con l'azzeramento dell'Irap per il primo anno alle nuove imprese innovative, che consentirà un risparmio medio di 4mila euro a impresa. Sono alcuni dei numeri che danno le dimensioni dell'investimento della Regione in favore degli imprenditori. O degli aspiranti imprenditori. Le iniziative riguardano sia l'avvio e lo sviluppo di nuove imprese, appunto le start up, che il rilancio di imprese già esistenti, ciò che in gergo economico si definisce re start.
La giunta Maroni punta a eliminare l'Irap, l'imposta regionale sulle attività produttive contestata dalle imprese fin dalla sua istituzione, nel 1997, sotto il governo Prodi. Eliminare l'Irap sulle start up innovative può essere una prima tappa, che premia proprio le attività di cui c'è maggior bisogno per rilanciare l'economia. Al momento però l'azzeramento per le start up innovative vale solo per il primo anno di attività, mentre nei successivi due anni è previsto un taglio dell'1% dell'imposta. «È il primo passo per l'azzeramento completo dell'Irap, cosa che la Lombardia vuole realizzare, sfidando le altre Regioni e il governo a fare altrettanto» ha però promesso il presidente della Regione, Roberto Maroni.
Ma che cosa si intende per start up innovative? A definirlo è l'articolo 25 della legge 221/2012 (il cosiddetto Decreto Crescita) che - oltre a diverse altre condizioni - prevede che l'impresa, attiva da non più di quarantotto mesi, con sede principale in Italia, abbia quale oggetto sociale «lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico». A questa categoria di imprese sarà azzerata l'Irap. Sono poi soggetti ammissibili ai finanziamenti anche le micro, piccole e medio imprese costituite da non più di 24 mesi. «Con questa azione vogliamo creare occupazione, stimolare giovani a fare impresa e non abbandonare le aziende in difficoltà, intercettando le loro necessità prima di una crisi irreversibile» spiega l'assessore ad Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini.
Vediamo nel dettaglio come funziona il sostegno finanziario approvato dalla giunta Maroni, su proposta dell'assessorato di Melazzini. Innanzitutto la Regione valuterà il business plan dell'impresa che richiede il contributo. Se la valutazione sarà positiva, verrà erogato un contributo a fondo perduto di 5mila euro a impresa per le spese di avvio. È poi previsto un finanziamento diretto a medio termine dei programmi di investimento (massimo 100mila euro a impresa). Infine, 30mila euro a impresa è il tetto massimo di un contributo a fondo perduto per servizi di affiancamento. La prima fase d'intervento sarà proprio la selezione dei soggetti fornitori di servizi di affiancamento alle imprese: possono candidarsi incubatori pubblici o privati, liberi professionisti, dirigenti d'azienda o imprenditori titolari di micro, piccole a media impresa.
E veniamo ai progetti di re start.
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