Isola, la metamorfosi del cavalcavia Bussa

Isola, la metamorfosi del cavalcavia Bussa

(...) esposte dai cittadini dell'Isola, reclamava un riscatto urbanistico e sociale, e richiedeva un profondo ripensamento in termini di accessibilità, fruizione e recupero. Via parcheggi e transito auto, il cavalcavia Bussa sarà una piazza per sostare, fermarsi, giocare». Al vincitore verrà riconosciuto un premio di 36mila euro, il secondo e il terzo classificati riceveranno un rimborso spese pari a 3mila euro ciascuno.

Il cavalcavia, realizzato nel 1961, collega due quartieri: la zona più centrale di corso Como e il quartiere Isola, che collega via Quadrio e via D'Azeglio con via Pepe, via Borsieri e via De Castillia. Si estende su un'area di 8.400 metri quadri è lungo 240 metri e largo 35 metri. Il costo dell'intervento è di 9 milioni di euro, che derivano dagli oneri di urbanizzazione delle aree Garibaldi - Repubblica, Isola e Varesine. In sostanza quello che è un semplice ponte diventerà un luogo pubblico restituito ai pedoni e agli abitanti del quartiere.

Il progetto si intitola «Guardami» e «attribuisce un'identità e riconoscibilità forti al luogo, attualmente sospeso, senza confini e senza attrattiva, attraverso la realizzazione di un'architettura, leggera, permeabile e comunicativa, evocativa della memoria industriale e coerente con la storia del contesto urbano».

La giuria ha particolarmente apprezzato le soluzioni per le due testate del cavalcavia, in particolare l'idea di creare una nuova piazza urbana in prossimità della scuola materna a sud e il disegno di uno spazio pubblico davanti alle abitazioni esistenti, a integrazione dell'area attualmente a parcheggio, a nord. Intanto la settimana scorsa è stato aggiudicato il progetto per il nuovo Centro civico che sorgerà sempre nel quartiere Isola-Garibaldi.

«Il percorso partecipato ha permesso di scegliere un progetto che darà nuova vita e nuove funzioni a un luogo insicuro e privo di identità», il commento del vicesindaco con delega all'Urbanistica Lucia De Cesaris.

«La nuova procedura – spiega Valeria Bottelli, presidente dell'Ordine degli Architetti di Milano – ha permesso di valutare proposte progettuali ricchissime, interessanti e innovative dall'Italia e dall'estero. Anche queste sono novità di respiro europeo previste dalla procedura e sinora inedite per l'Italia».

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